È una nigeriana di 21 anni la prostituta investita e uccisa lunedì sera sull'asse attrezzato (le generalità complete non sono state rese note e del resto a cosa sarebbe servito sapere il nome e il cognome della povera ragazza?) Denunciato, come da prassi in questi casi, il conducente dell'auto che ha preso in pieno la ragazza. Deve rispondere dell'accusa di omicidio stradale un quarantenne di Anagni, alla guida della Volkswagen Passat che ha travolto la donna. L'uomo si è subito fermato a prestare soccorso ma, purtroppo, per lei non c'è stato nulla da fare. Il suo cuore aveva già cessato di battere. Sul posto sono arrivati gli agenti della polizia stradale per i rilievi di rito e per stabilire l'esatta dinamica dell'incidente. Il corpo senza vita della ragazza era vicino al guard-rail, nel tratto in direzione Frosinone. Poco distante la parrucca che indossava.
Quanto accaduto ha generato l'inevitabile discussione su una questione spesso al centro del dibattito: la presenza delle prostitute sull'asse attrezzato, spesso in zone, come quella dove è avvenuto l'incidente, poco distante dalla discarica di via Le Lame, con scarsa illuminazione. Una giovane vita spezzata su quella strada dove, un giorno sì e l'altro pure, ci sono tante ragazze, giovanissime, arrivate chissà da dove, che aspettano i clienti. Arrivate da lontano, con la speranza di un'esistenza migliore, ma costrette a vivere il dramma della prostituzione. Sulla questione è intervenuta anche Daniela Bianchi, consigliere regionale uscente. «La morte della giovane donna investita ieri sullo stradone Asi di Frosinone è un grido lancinante all'indifferenza. Giovane di origini africane, costretta a prostituirsi e probabilmente vittima della tratta di giovani. La Regione si è fatta ente capofila di una rete antri-tratta coinvolgendo oltre 12 associazioni e investendo 1,3 milioni di euro. Un progetto che sta salvando migliaia di ragazze, ma che non basta. Dobbiamo aumentare gli sforzi ad ogni livello per fermare questo dramma quotidiano. Non possiamo più accettare - conclude il consigliere Daniela Bianchi - che ragazze giovanissime con l'inganno vengano attirate nel nostro Paese per poi finire sui marciapiedi, picchiate e minacciate dai loro aguzzini. Non possiamo più girare lo sguardo dall'altra parte e far finta che non esistano, perché anche questa è violenza sulle donne». In tanti sollevano anche il problema della mancanza di illuminazione su alcuni tratti dell'asse attrezzato e dell'asfalto dissestato. La competenza della manutenzione è della Provincia ma al momento non ha i fondi necessari.

Il cadavere accanto al guard-rail. Una giovane vita spezzata. Sull'asfalto. Su quella strada dove, un giorno sì e l'altro pure, aspettava i clienti. Arrivata da lontano, con la speranza di un'esistenza migliore, ma costretta a vivere il dramma della prostituzione.
Non ha un nome, non aveva documenti con sé. Era una ragazza africana. E ieri sera è morta sull'asse attrezzato, poco distante dalla discarica di via Le Lame, investita da una Volkswagen Passat guidata da un quarantenne del nord della provincia. L'uomo si è subito fermato a prestare soccorso ma per lei non c'è stato nulla da fare. È morta sul colpo. Sul posto il medico legale, la polizia e i vigili del fuoco.

La ricostruzione

L'investimento si è verificato intorno alle 19.30 in un tratto completamente buio. Forse la ragazza si è sporta troppo lungo la strada per cercare di fermare i possibili clienti e la scarsa illuminazione non ha aiutato il conducente della vettura che l'ha presa in pieno. Il corpo è sbalzato per diversi metri. La giovane indossava anche una parrucca, rimasta sulla carreggiata distante diversi metri dal corpo. Sotto choc, il conducente si è subito fermato e ha contattato i soccorsi. Ma per la prostituta non c'è stato nulla da fare. Sono intervenuti anche i carabinieri per i rilievi di rito e per stabilire l'esatta dinamica dell'incidente.
Il traffico sul tratto di strada dove è avvenuto l'incidente, in direzione Frosinone, ha subìto rallentamenti per circa due ore. Una parte di carreggiata è stata chiusa per consentire i rilievi.

Lo sconcerto
Quanto accaduto ha attirato l'attenzione di diversi automobilisti che si sono fermati nel parcheggio poco distante per capire cosa fosse accaduto. I lampeggianti di polizia e vigili del fuoco hanno fatto subito temere il peggio. Alla vista della Volkswagen Passat e del corpo a terra ricoperto da un telo, hanno sollevato il problema della presenza delle prostitute sull'asse attrezzato, tra l'altro in zone al buio. Saranno i rilievi della polizia stradale di Frosinone a fare chiarezza sull'accaduto. L'investitore, difeso dall'avvocato Vincenzo Galassi, come da prassi in questi casi, rischia di essere accusato di omicidio stradale.

di: Nicoletta Fini