Si respira dolore e sconcerto nella comunità di Torrice dopo la notizia, diffusasi velocemente nella mattinata, dalla morte di Vincenzo De Santis. Nel paese del frusinate dove il 43enne, non sposato, viveva con i genitori in via Cervona, ci si interroga sul perché dell'estremo gesto di Vincenzo, un uomo apparentemente sereno e conosciuto da tutti. Il cadavere dell'uomo è stato rinvenuto, intorno alle 11, impiccato con una corda ad un albero in un boschetto in via per Ceccano, a poca distanza dal Multisala Sisto, al confine tra Frosinone e Ceccano. Di Vincenzo si erano perse le tracce nella serata di lunedì 8 gennaio quando, a poca distanza dal luogo dove stamattina è stato trovato morto, aveva avuto un piccolo incidente con la sua auto. Si era trattato di un tamponamento senza conseguenze fisiche per nessuno ma proprio da quel momento di De Santis si sono perse le tracce. Da quel tamponamento la vicenda diventa difficile da decifrare. Il 43enne si è allontanato a piedi, lasciando l'auto sul posto, nonostante il veicolo, che nel sinistro non aveva subito danni ingenti, fosse in grado di circolare. Da quel momento di lui non si sono avute più notizie fino a questa mattina, quando gli agenti si sono messi sulle sue tracce dopo la denuncia sporta dai genitori della vittima, preoccupati dalla sua assenza prolungata. Poco dopo l'avvio delle ricerche, concentratesi sin da subito nella zona dalla quale si erano perse le tracce di Vincenzo, il tragico epilogo della vicenda. De Santis ha deciso di mettere fine alla sua vita in quel boschetto, forse ha compiuto l'estremo gesto subito dopo il sinistro in preda ad uno choc o forse qualcosa turbava già da prima l'uomo che aveva premeditato la sua triste fine. Al di là delle prime supposizioni trapelate, di certo c'è che la scelta di Vincenzo de Santis ha lasciato un vuoto incolmabile tra familiari ed amici che da questa mattina continuano a cercare un perché. Saranno solo le indagini, avviate dalla magistratura, ed i risultati dell'autopsia a chiarire i retroscena di una vicenda nella quale si nascondo aspetti ancora poco chiari, forse legati a qualche "irregolarità" della posizione dell'uomo.