Blitz della polizia in una sala slot Vlt al Giglio. Individuate macchinette "truccate". Secondo le accuse, servendosi di appositi telecomandi il gestore manometteva il numero delle giocate reali per pagare meno tasse e ridurre anche le probabilità di vincita. L'uomo è stato denunciato per frode informatica ai danni dei Monopoli di Stato. Manomette le schede madre delle macchinette, alterando così i dati da fornire alla rete centrale di controllo. Il blitz degli agenti della squadra volante di Frosinone è scattato mercoledì sera, intorno alle 19. Nel noto locale frequentato da scommettitori ma anche da semplici clienti, sono stati apposti i sigilli alla saletta da gioco tra l'incredulità dei presenti che hanno visto entrare in azione anche le unità cinofile. Non era certo il primo controllo. Ce n'erano stati almeno altri due prima di Natale, serviti agli investigatori per accertare la presenza di slot evidentemente fuorilegge.
Una sostanziale discordanza tra i dati relativi alle giocate registrati nei contatori e quelli comunicati, in via telematica, all'ammistrazione dei Monopoli di Stato avrebbe insospettito gli agenti. Ulteriori accertamenti hanno poi portato alla luce un sistema collaudato ai danni dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, ma anche ai danni degli ignari scommettitori che investivano il proprio denaro in veri e propri apparecchi mangiasoldi. Il trucco era molto semplice. Attraverso cinque dispositivi telematici, il gestore manometteva con un click il numero delle giocate reali, traendone un ingiusto profitto ai danni dello Stato e dell'Agenzia delle Entrate pagando meno tasse del dovuto. Le slot "truccate" gli garantivano così un notevole vantaggio, a discapito però dei giocatori che avevano percentuali di vincita molto inferiori rispetto alle regole.
Da diverso tempo gli agenti della questura stanno effettuando controlli nei punti di raccolta scommesse della provincia finalizzati al contrasto di eventuali truffe.