Era stato già sottoposto alla prova del Dna che aveva dato esito negativo. E a convalidare la sua uscita di scena dal delitto Mollicone era stata la richiesta di archiviazione. Ora è stato nuovamente indagato nel giallo di Arce, questa volta per un'ipotesi di favoreggiamento: si tratta del carabiniere Francesco Suprano, ora maresciallo, in forza alla caserma di Arce nel 2001 quando il corpo della studentessa Serena Mollicone venne trovato nel bosco dell'Anitrella a due giorni dalla scomparsa, sul sentiero che dalla strada porta verso il fiume.
Oggi come 16 anni fa Suprano è assistito dall'avvocato Rotondi che lo accompagnerà nei prossimi giorni in Procura, dove dovrà essere ascoltato. Sale dunque a tre il numero degli uomini dell'Arma indagati nel nuovo filone investigativo aperto sulla morte di Serena. Solo la settimana scorsa il sottufficiale Quatrale, assistito dall'avvocato Candido, era stato invitato formalmente per essere ascoltato dagli inquirenti e aveva in quella sede preferito la strada del silenzio. Ora bisognerà attendere qualche giorno per vedere se anche Suprano deciderà di avvalersi della facoltà di non rispondere oppure se renderà spontanee dichiarazioni in merito alle nuove contestazioni. Ricordiamo che il sottufficiale Quatrale oltre che di concorso morale in omicidio volontario deve rispondere anche di concorso nell'istigazione al suicidio del brigadiere Santino Tuzi.