Tifosi del Cassino Calcio aggrediti dai supporter del Latina in aereo. Si riconoscono dalle sciarpe ben strette al collo: impossibile non farlo. E inizia la discussione.
Prima occhiate, poi parole grosse, soprattutto nei confronti del capo ultrà. Gli insulti sono stati pesanti e, stando ai primi riscontri affidati alla polizia, sono stati bloccati solo grazie all'intervento del personale accorso a sedare gli animi.
Poi, una volta ad Olbia, all'aeroporto ci sarebbe stata una nuova ondata di violenza: episodio, questo, che però è in fase di valutazione da parte della Digos sarda. Il diverbio da cui è scaturito tutto si sarebbe verificato ieri mattina a bordo dell'aereo delle 8.50 partito da Roma Fiumicino e diretto ad Olbia. Su quel volo viaggiavano alcuni tifosi del Cassino al seguito della società e anche alcuni pontini. Le due tifoserie, in viaggio per sostenere i loro goleador rispettivamente per la Nuorese-Latina e la partita Budoni-Cassino, erano dirette in terra sarda con la stessa passione. Poi la scintilla fatale.
Riccardo Patini, direttore sportivo del Cassino Calcio, è intervenuto per stigmatizzare l'episodio: «I nostri tifosi, una volta ad Olbia, sarebbero stati accerchiati da un gruppo di 20-25 tifosi pontini: i supporter del Latina avrebbero preteso lo striscione di un ultrà. Al diniego, la violenza. Poi una signora ha iniziato a urlare ed è intervenuta la polizia. Stigmatizziamo il gesto, non c'entra nulla con il calcio. I tifosi aggrediti non sono stati portati in ospedale».