Una banda al femminile ,composta da due donne e da una bambina, per colpire un rinomato negozio di abbigliamento del centro di Cassino. È uno dei tre furti che hanno riguardato i commercianti la scorsa settimana e la polizia ha già denunciato una quarantaquattrenne cassinate.

La dinamica
La "squadra d'attacco" è entrata nell'attività e messo in pratica l'articolato piano: la signora con la piccola era intenta a carpire l'attenzione dei titolari, tra chiacchiere e domande incalzanti mentre l'altra donna "sfogliava" i costosi capi appesi e guardava le taglie. Aveva indosso una gonna larga e, al momento opportuno, vi infilava sotto un articolo ben ripiegato. Poi, a colpo assestato, le signore hanno lasciato di nuovo il campo. Immediate le indagini degli investigatori del Commissariato di Cassino, agli ordini del dottor Tocco, che hanno identificato e denunciato alla procura della Repubblica la donna di 44 anni cassinate, già sottoposta agli arresti domiciliari. A condurre gli investigatori sulle tracce della signora, la capillare conoscenza del territorio da parte degli agenti che, visionate le immagini del sistema di videosorveglianza, non hanno avuto dubbi sulla identità della malfattrice; sono invece tuttora in corso accertamenti per individuare la complice.

Inseguimento e sparatoria.
Esito positivo anche per le indagini finalizzate a identificare la persona che nella serata di sabato, era riuscita a sfuggire al controllo della pattuglia della polizia di Stato che gli aveva intimato l'alt.
I due erano a bordo di una Fiat Grande Punto quando, dinanzi alla polizia, hanno avviato una rocambolesca fuga partita dai palazzi popolari di via Garigliano e culminata sui binari e lungo campi sterminati.
Pensavano di farla franca, grazie anche al buio ormai avanzato, ma gli agenti hanno esploso alcuni colpi in aria per intimorirli e sono riusciti ad acciuffare, nell'immediatezza dei fatti, uno dei due. Per i poliziotti erano impegnati in un giro perlustrativo della zona, per adocchiare case o attività da colpire nonché le possibile vie di fuga. Ora, dopo due giorni di indagini, è stato identificato anche il secondo uomo. I due, di 31 anni e di 43, entrambi partenopei, con numerosissimi precedenti per reati contro il patrimonio, sono stati invece segnalati all'autorità giudiziaria per violenza e resistenza a pubblico ufficiale in concorso.