Una folla. E tanto silenzio commosso misto a incredulità. Si sono appena celebrati i funerali della giornalista Mimma Panaccione, 42 anni, guerriera e infaticabile donna che ha fatto della sua malattia una testimonianza vivente. Verace e brillante nel giornalismo ha poi sposato la battaglia delle metastatiche in un blog di Repubblica per più fondare e presiedere l'associazione nazionale "Noi ci siamo". Folla e silenzio alle sue esequie per un "arrivederci", e non l'addio. Don Benedetto Minchella lo ha ripetuto durante l'omelia: la sua era una bellezza interiore ed esteriore. Voce spezzata e commozione anche da parte sua. È stato il marito Giovanni a chiudere la celebrazione con le parole di Mimma. "Io confesso". Si intitola così un suo articolo, risuonato in quelle navate affollate, per la sua profondità. A molti è stato di consolazione ed è apparso un testamento spirituale.

IL TESTAMENTO SPIRITUALE DI MIMMA 

http://lottare-vivere-sorridere-salute.blogautore.repubblica.it/2016/07/04/io-confesso/