Sequestrate diverse tonnellate di rifiuti su un terreno di Pontecorvo. Dopo le segnalazioni dei cittadini per odori nauseabondi, il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (Nipaaf) del Gruppo carabinieri forestale di Frosinone e la Stazione carabinieri forestale di Pontecorvo hanno fatto scattare i sigilli a diverse tonnellate di materiale sospetto. Nei guai il proprietario dell'area.
L'operazione
L'attività degli uomini coordinati dal capitano Masi ha portato a sequestrare diverse tonnellate di materiale «classificato come "ammendante compostato misto" ma in realtà costituito - spiegano gli inquirenti - da rifiuti provenienti da un impianto di compostaggio».
A far partire gli accertamenti della Stazione di Pontecorvo sono state le tante segnalazioni dei cittadini che hanno lamentato odori nauseabondi, proprio a ridosso del materiale.
Il Nipaaf, insieme ai tecnici dell'Arpa Lazio, ha concentrato le attenzioni proprio sui terreni dove erano stati sversati i cumuli "sospetti".
«A seguito di campionamenti ed analisi, l'Arpa Lazio ha relazionato sulla natura del materiale rinvenuto: i tecnici hanno così disconosciuto la qualifica di ammendante compostato misto e hanno riclassificato i cumuli come veri e propri rifiuti con uno specifico codice Cer (Catalogo Europeo dei Rifiuti) - spiegano gli investigatori in una nota - I cumuli erano privi di strati impermeabili e di coperture, con conseguente rischio di percolato nel terreno».
Per questo Nipaaf di Frosinone e la Stazione di Pontecorvo hanno provveduto a sequestrare tutti i cumuli di rifiuti rinvenuti e a denunciare all'autorità Giudiziaria competente i responsabili degli sversamenti. Indagini ancora in corso.