Piombini in giardino. Sconcerto, rabbia e preoccupazione in località Cupiccia, a Ferentino. Cacciatori avrebbero sparato a poca distanza dalle abitazioni e dagli uliviti. A lanciare l'allarme e a segnalare il fatto ai carabinieri, sono stati alcuni residenti. Simile episodio giorni fa a Sgurgola e denunciato dall'associazione Aidaa.
«Mi trovavo nel mio cortile (località Cupiccia) e mi sono arrivati in testa una pioggia di piombini dei cacciatori - sottolinea un giovane - Premetto che è da questa mattina (ieri per chi legge, ndr) che sparano a una distanza di 50/100 metri circa dalle abitazioni, e, che non è la prima volta che il nostro balcone si riempie di piombo, penso che oggi abbiano superato il limite, perché, nonostante qualche alzata di voce dei residenti, compreso da parte del sottoscritto, hanno comunque continuato a sparare vicino alle nostre case, dove ci sono persone negli uliveti, altre che coltivano, o semplicemente sono nei dintorni delle loro case per svolgere i loro lavoro di routine. Sono sicuro che se continuano indisturbati a cacciare vicino alle abitazioni, c'è il rischio che qualcuno si faccia male. Ovviamente ho segnalato l'episodio alle forze dell'ordine».
Cacciatori in azione in zone vietate anche nel comune lepino. Nei giorni scorsi la segnalazione al telefono "anticaccia" di AIDAA arriva da Sgurgola. Secondo quanto segnalato all'associazione, ogni fine settimana i cacciatori si avvicinano sparando alle case e questo avviene deliberatamente specialmente delle case delle persone che hanno segnalato la cosa alle forze dell'ordine sforando il limite previsto dalla legge che impone ai cacciatori di stare a oltre 200 metri dalle case, o in caso di avvicinamento di viaggiare con i fucili scarichi.
Ma la famosa goccia che ha fatto traboccare il vaso è arrivata una settimana fa, quando i cacciatori hanno sparato in un uliveto, dove alcune persone erano impegnate proprio nella raccolta delle olive con i pallini che sono caduti a pochi metri dai lavoranti.
«Continua l'atteggiamento irresponsabile ed arrogante dei cacciatori che non solo sparano ammazzando qualsiasi cosa che si muove o vola- aveva dichiarato Lorenzo Croce presidente di AIDAA- ma entrano impunemente nei fondi privati dove addirittura ci sono persone impegnate nella raccolta delle olive mettendo a rischio la loro sicurezza questi atteggiamenti devono terminare, per questo manderemo un esposto circostanziato alla procura di Frosinone per denunciare questi abusi dei cacciatori».