Va in chiesa per pregare e viene scippata. In realtà, vista la violenza, si dovrebbe parlare di una rapina impropria. È accaduto ieri mattina in via Pascoli a un'anziana di Cassino che era uscita per andare a messa. Il malvivente, tra i trenta e i trentacinque anni, avrà pensato bene di portare a casa un risultato concreto cercando la sua vittima tra facili prede, signore indifese o sole. E così, non appena la nonna è uscita di casa, è entrato in azione. Non è ancora chiaro se l'abbia seguita per un pezzo, cercando il momento adatto, ma è una ricostruzione piuttosto plausibile visto che, nonostante le urla della signora, è riuscito a fuggire con la refurtiva.
Una volta sicuro di essere solo e di poter farla franca senza troppi rischi ha affrettato il passo, si è accostato all'ottantenne e le ha afferrato la borsa. Una presa sicura, a cui il tentativo della signora di opporsi alla violenza non è servito a molto: la nonna è finita a terra non riportando, per fortuna, ferite gravi. Intanto, mentre la signora veniva soccorsa, il delinquente si è dileguato in pochi minuti e alla vittima non è rimasto altro che chiedere aiuto. Le sue urla, in preda al terrore di essere stata aggredita da uno sconosciuto, sono state del tutto inutili: in quel momento, lungo la strada che da sempre percorre per andare in chiesa a pregare, non c'era nessuno. Per questo è facile immaginare che il lestofante abbia atteso il momento opportuno, quello che gli avrebbe permesso di mettere a segno il colpo azzerando i rischi.
Mentre l'ottantenne - comprensibilmente scossa - è stata soccorsa, il rapinatore è fuggito a piedi. Non si esclude neppure l'ipotesi che si sia rifugiato in un portone o che sia saltato su un'auto, atteso da un complice. Saranno le indagini della polizia del Commissariato di Cassino, coordinata dal vice questore Alessandro Tocco, a consentire di ricostruire con maggiore chiarezza l'accaduto. Raccolta la testimonianza della vittima, sono stati effettuati tutti i riscontri del caso. Fondamentale, più di ogni altra cosa, l'analisi delle immagini di videosorveglianza captate dal sistema centralizzato cittadino: il rapinatore potrebbe avere davvero le ore contate.