Raggiunge l'Ufficio postale per pagare alcune bollette ma quando effettua l'operazione fa un'amara scoperta: il conto è prosciugato. All'anziana non resta che fare la denuncia. Ma quello che scopre è ancora più duro da mandare giù.
A svelare l'arcano sono stati i carabinieri della Stazione di Sant'Apollinare, della Compagnia di Cassino - agli ordini del capitano Ivan Mastromanno e del tenente Raucci - che hanno effettuato attenti controlli, riuscendo a capire chi avesse potuto aver accesso al conto dell'ottantenne da cui, in poco tempo, sono stati portati via oltre 7.000 euro.
Stando a una prima ricostruzione dei fatti, l'ottantenne si sarebbe resa conto del cospicuo ammanco recandosi all'Ufficio postale per pagare alcune bollette con la carta Bancoposta: nell'effettuare la transazione è stata informata dall'impiegato che il suo conto era stato quasi del tutto prosciugato e non era possibile effettuare l'operazione. «L'anziana, a quel punto, ha richiesto l'estratto conto venendo così a conoscenza di numerosi prelievi e pagamenti effettuati con la suddetta carta, che lei ha disconosciuto» hanno spiegato i militari che hanno raccolto la denuncia. Le indagini avviate dagli operanti hanno permesso di accertare che il furto della carta era stato perpetrato dalla figlia e dal nipote che vivevano con lei: a portare via i suoi risparmi non pirati informatici né truffatori telematici. Sia la figlia della vittima, una quarantenne, sia il nipote - poco più che ventenne - sono stati denunciati per furto aggravato.
I due avrebbero prelevato in più occasioni somme per oltre 4.000 euro ed effettuato acquisti per quasi 3.000 euro, tra cui una moto e materiale presso un rivenditore di Cassino, pagando con la carta sottratta alla vittima.