Si scava ancora per far luce sulla morte di Marco Giacomobono, il ragazzo di 23 anni - originario di Pontecorvo - trovato senza vita lo scorso martedì pomeriggio a Roccasecca. Ieri mattina il legale della famiglia, l'avvocato Manlio Sera, ha depositato in procura delle dichiarazioni testimoniali che aiuteranno a far luce su alcune circostanze della delicata vicenda.
Sarà ora il pm, la dottoressa Siravo, a valutare - con le dovute cautele, opportune e necessarie vista la situazione - questi elementi che potrebbero rappresentare nuovi spunti investigativi: l'attività affidata ai militari della Stazione di Roccasecca, coordinati dal luogotenente Donato Bottone (della Compagnia di Pontecorvo) va avanti senza sosta. Si sta cercando di capire se - al netto di tutti gli elementi presi in esame e di tutte le testimonianze raccolte - si possa o meno parlare di una ipotesi di istigazione al suicidio, che al momento pare essere quella seguita dagli inquirenti. E gli interrogatori condotti dai carabinieri nei confronti di parenti ed amici vanno avanti senza sosta.
Solo la complessa attività investigativa, che può contare sulla preparazione e sulla scrupolosità dei militari della Stazione di Roccasecca, consentirà di raccogliere dati ed elementi tali da poter favorire o escludere l'ipotesi di istigazione al suicidio. Ovviamente, al momento, nessuno è sotto accusa.
Si cerca di capire, di non lasciare neppure un'ombra sulla morte di un ragazzo di ventitré anni trovato improvvisamente senza vita. La famiglia vuole solo la verità. E attende che l'Autorità giudiziaria decida cosa fare: se procedere con l'autopsia o rilasciare la salma per poter offrire a Marco l'ultimo saluto terreno.
A fare la triste scoperta sono state la mamma e la sorella della fidanzata di Marco. Sono state loro martedì a trovare il corpo del giovane.
Nessuna lettera. Nessun messaggio in grado di offrire una magra consolazione a chi resta, a chi non può capacitarsi di un gesto tanto violento e incomprensibile.
Il ventitreenne ha scelto di togliersi la vita per impiccagione. Inutile ogni tentativo: al 118, allertato con prontezza, non è rimasto che constatare il decesso del ragazzo.