Una centralina per rilevare eventuali diossine. L'ha appena fatta installare la sindaca di San Vittore del Lazio Nadia Bucci nel cortile della scuola di San Cesario per verificare le condizioni di sicurezza per i bambini che, su ordinanza firmata nella notte, oggi non sono a scuola. Sarà attiva per quattro giorni mentre la stessa sindaca ha appena ultimato il giro perlustrativo con l'Arpa nelle zone limitrofe all'inceneritore. C'è tanta apprensione, ancora oggi, a seguito dell'incendio spontaneo che si è sviluppato nel fosso di conferimento della seconda linea dell'impianto. Immediata l'attivazione dei sistemi interni con gettito d'acqua come pure l'azione degli addetti alla sicurezza e dei vigili del fuoco. Ma quella nube di fumo e l'odore aver che si è sparso nella zona come pure nei territorio al confine di Cassino e di Cervaro hanno tolto il sonno a parecchi cittadini.

La Sindaca di San Vittore del Lazio, dottoressa Nadia Bucci, si sta recando presso il sito del termoinceneritore di San Cesario per supervisionare alle operazioni concordate con Arpa Lazio a seguito dell'incendio sviluppatosi nell'impianto ieri sera. Ciò allo scopo di avviare un celere e tempestivo monitoraggio delle eventuali emissioni di diossina e di metalli pesanti nell'atmosfera.
A tale scopo è in atto il posizionamento delle due apposite "cabine" di rilevamento, così dislocate: la prima, per il monitoraggio della diossina, nei pressi del plesso scolastico di san Cesario; la seconda, per il monitoraggio dei metalli pesanti, presso il campo sportivo comunale lungo via Provinciale.

Sono in corso anche prelievi di acqua e terra per verificare eventuali contaminazioni da parte dei fumi dell'enorme nube nera sprigionatasi ieri a causa dell'incendio del Cdr, il combustibile derivato dalla lavorazione dei rifiuti urbani non pericolosi e speciali non pericolosi che avviene nel termocombustore. Le operazioni si stanno svolgendo sotto gli occhi attenti della sindaca e dei carabinieri. 

di: Paola E. Polidoro

"Nei territori di Cassino, San Vittore, Cervaro e Roccadevandro ieri sera non si respirava davvero a causa dell'incendio avvenuto nel termocombustore!" Lo afferma il presidente dell'associazione "Noi che immaginiamo una Cassino diversa", Tommaso Marrocco. È lui ad incalzare le amministrazioni comunali affinché istituiscano una commissione d'inchiesta per capire cosa sia successo, se ci siano eventuali responsabili e a quali pericoli stanno andando incontro i residenti di questo vasto territorio "Mi pare sia il minimo che si possa fare. Non sono bastate le finestre chiuse e le limitazioni dell'attività all'aperto. Le immagini dell'enorme nube nera che avvolgeva il termocombustore sito nel Comune di San Vittore del lazio e l'odore soffocante hanno creato panico e seria preoccupazione nelle famiglie residenti .
Che cosa è successo? Quali sono state le cause di tutto cio? Che rischi corriamo per la nostra salute? Che cosa si brucia lì dentro? Quali garanzie abbiamo?
E' necessario che i rappresentanti delle istituzioni, dalle amministrazioni comunali interessate a quella provinciale e regionale facciano partire un'inchiesta a largo raggio che raccolga materiale e indizi". Poi conclude: "Tutto questo sta producendo ansia, sfiducia e paura. Le istituzioni e gli organi preposti al controllo e alla vigilanza sanitaria non possono permettere che un territorio vasto, caratterizzato dalla sua bellezza naturale, e tutta la sua popolazione siano abbandonati. Ai cittadini di Cassino, San Vittore del Lazio, Cervaro e Roccadevandro vanno date risposte e rassicurazioni".

di: Katia Valente

Scuole chiuse e divieto di raccogliere frutta e verdura. Questa l'ordinanza urgente emessa poco fa dal sindaco di San Vittore del Lazio, Nadia Bucci, a seguito dell'incendio avvenuto nel tardo pomeriggio al termocombustore in località Valle Porchio che ha prodotto una notevole colonna di fumo.
«In conseguenza di tale fenomeno in via precauzionale è necessario adottare provvedimenti contingibili e urgenti atti a tutelare la pubblica incolumità», si legge nel documento firmato dal primo cittadino con il quale ordina «la chiusura temporanea del plesso scolastico di San Cerario per la sola giornata di domani, giovedì 26 ottobre».
Inoltre è vietato, nel raggio di due chilometri dal luogo dell'evento, «la raccolta, vendita e consumo di prodotti ortofrutticoli coltivati; il pascolo degli animali; l'utilizzo di foraggi per alimentazione animale provenienti dall'area interessata ed eventualmente esposti alla ricaduta della combustione; e provvedere al mantenimento degli animali da cortile in luoghi chiusi».

«Subito dopo il sopralluogo presso l'impianto Acea - ha aggiunto Nadia Bucci - eseguito alla presenza dei tecnici di Arpa Lazio, i Carabinieri della stazione di Cervaro e i Vigili del fuoco, ho sottoscritto un'ordinanza di chiusura del plesso scolastico di San Cesario, ordinando altresì il divieto di raccolta e coltivazione di prodotti ortofrutticoli nel raggio di due chilometri dal luogo dell'incendio. Attendiamo gli esiti delle analisi eseguite da Arpa Lazio, contattata dall'amministrazione nell'immediatezza dei fatti al fine di adottare tutti i provvedimenti necessari a tutelare ambiente e cittadini.Si chiederá a tutti gli organi competenti di fare chiarezza sulle cause dell'incendio».

di: Antonio Renzi

Il rogo che sta spaventando il Cassinate si è sviluppato nella fascia di conferimento rifiuti della seconda linea di produzione. All'interno del Termocombustore di San Vittore del Lazio è subito scattato il sistema automatico di spegnimento, sono intervenuti gli addetti alla sicurezza di Acea Ambiente con l'idrante e subito dopo i vigili del fuoco. Al momento non risulterebbero danni a cose o persone mentre i fumi che continuano a sprigionarsi potrebbero essere legati all'effetto spegnimento.E il rogo sembrerebbe domato. Ma sono proprio questi fumi a scatenare il terrore tra la gente che continua, sui social, a far rimbalzare la paura che sta investendo i comuni circostanti. Soprattutto perché la scia di cattivo odore segue la direzione del vento nella zona. In questo momento sul posto è arrivata, oltre ai Carabinieri, anche l'Arpa Lazio mentre il sindaco Nadia Bucci è stata fatta entrare all'interno per verificare la situazione.

di: La Redazione

Sirene continue e tanto fumo. Questa la situazione al termocombustore di San Vittore del Lazio dove poco fa è scoccato un pauroso incendio. Sembrerebbe che le fiamme siano divampate all'interno di un magazzino contenente Cdr, il combustibile derivato dalla lavorazione dei rifiuti, che si trova sulla linea due. Fortunatamente non ci sarebbero feriti.
Immediato l'arrivo dei soccorsi: sul posto si trovano due unità dei vigili del fuoco di Cassino. Tanta la paura tra i residenti. Tanta la paura. Il sindaco Nadia Bucci è in collegamento con l'assessore Amilcare D'Orsi presente sul posto per cercare di capire cosa sia successo. Il Comune ha allertato i carabinieri di Cassino, di Cervaro, la polizia municipale e l'Arpa Lazio. Al momento ancora non è stata individuata la causa che ha fatto scattare l'incendio.

Molta gente si è tappata in casa per paura delle conseguenze del fumo, mentre altra si è allontanata dalla zona. Grande la paura per i rischi collegati alla salute. Intanto il vento sta spingendo l'enorme colonna di fumo verso Cervaro, da cui già provengono segnalazioni di problemi, e verso Cassino.  

di: A.R.

Fiamme all'interno del termocombustore di San Vittore del Lazio. Una densa colonna di fumo si è alzata dall'interno della struttura a seguito di un incendio.
Ancora non si conoscono le cause che hanno generato l'incendio, sul posto stanno operando i vigili de fuoco di Cassino e i carabinieri della stazione locale.
Poche le informazioni, al momento non si sa se ci sono feriti. Tanta la paura da parte di chi vive nelle vicinanze del termocombustore.

di: La Redazione