Giorni inquieti, trascorsi nel timore che ciò che era accaduto una volta si ripetesse ancora: una reazione violenta e senza una ragione plausibile, lui che alza le mani e le rifila un ceffone. Con una rabbia bruta. Poi il timore diventa certezza quando la scena si ripete. Una, due, tre volte. Passano i mesi e la paura diventa un incubo, fino a temere per la sua stessa vita. Così, con la forza della disperazione, lei ha trovato il coraggio per denunciare tutto ai carabinieri di Alatri.
Così ieri i militari sono intervenuti per impedire che, come temuto dalla donna, il suo ex marito commettesse qualcosa di ancor più grave nei suoi confronti. Nel pomeriggio, in ottemperanza di un'ordinanza di custodia cautelare, sono scattate le manette ai polsi dell'uomo, un quarantunenne del posto già noto alle forze dell'ordine per reati contro la persona e sottoposto alla misura della prevenzione dell'avviso orale perché ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti della ex consorte.
Ora per un po' l'uomo non potrà più aggredire e minacciare la sua ex moglie, alla quale ha già causato un profondo stato di malessere psicologico da cui la donna dovrà riprendersi. I carabinieri lo hanno infatti relegato nella sua abitazione in regime di arresti domiciliari.