Da oggi il sito dell'ex Videocon è in vendita al prezzo base di 7.960.636,68 euro. A stabilire il valore una perizia giurata a firma dell'architetto Pierpaolo Balbo di Vinadio, docente dell'università "La Sapienza" di Roma. L'asta, di evidenza pubblica, resterà aperta fino al 7 novembre prossimo, quando alle ore 12 scadranno i termini per la presentazione delle domande. Requisito essenziale per partecipare al bando è il vincolo del carattere produttivo dell'insediamento. Il 9 novembre verranno aperte le buste ed entro trenta giorni sarà stipulato il contratto di cessione al soggetto (consorzio, persona fisica o società) che si sarà aggiudicato la gara con un'offerta a rialzo.
Un progetto pilota che il Consorzio Asi ha redatto seguendo le procedure previste dall'articolo 63 della legge 448/98 sulle "Misure di finanza pubblica per la stabilizzazione e lo sviluppo" e che, notizia di ieri, sarà replicato per tutti gli altri siti dismessi della provincia di Frosinone. L'operazione è stata presentata nel corso di una conferenza stampa, nella sede del Consorzio al Grattacielo Edera di Frosinone, dal presidente Francesco De Angelis, affiancato dal direttore, l'architetto Claudio Ferracci, dal tecnico Gargani e dall'assessore regionale Buschini. In platea, oltre ai rappresentanti delle sigle sindacali, in rappresentanza della città di Anagni c'erano il consigliere provinciale Maurizio Bondatti e l'assessore del Comune Tagliaboschi.
«L'obiettivo - ha sottolineato De Angelis - è triplice: la reindustrializzazione del sito produttivo, la creazione di sviluppo e il rilancio dell'occupazione, in particolar modo per i giovani. Quello per arrivare alla vendita è stato un percorso trasparente e partecipato, reso possibile da una legge che, dopo Anagni, riutilizzeremo per tutti i capannoni dismessi della provincia di Frosinone. Mi preme anche sottolineare - ha spiegato il presidente dell'Asi - che una parte della somma sarà utilizzata per interventi infrastrutturali nelle quattro aree industriali della Ciociaria: oltre a quella di Anagni, per la quale porremo particolare attenzione, Frosinone, Sora e Ceprano. Vogliamo riportare il bello negli agglomerati industriali, ma soprattutto lavoro nel nostro territorio».
«È vero – ha aggiunto Ferracci – si tratta di una grandissima occasione, ancora più preziosa se si considera che è a "suolo zero", perché non comporta lo sfruttamento di ulteriori territori». Soddisfatto anche l'assessore Buschini: «Al Consorzio Asi va riconosciuto il coraggio di aver intrapreso una strada mai percorsa prima. Acquisire un sito di tale importanza per gestirlo temporaneamente e portarlo alla vendita per la reindustrializzazione comporta una responsabilità enorme. Insieme abbiamo fatto un'operazione straordinaria. Si prepara una stagione nuova per le aree industriali, quella in cui poter tornare a fare del lavoro un elemento centrale».