Volevano cancellare le tracce di sangue a casa e ripulire la scena. E poi nell'ultimo periodo avevano anche radicalmente cambiato vita.
Non si vedevano più a Frosinone ma vivevano in auto, a bordo della Bmw, dormivano in macchina nella zona di Anzio, avevano cercato di mantenere un profilo basso. È questo il retroscena che emerge nell'inchiesta condotta dai carabinieri del Comando Provinciale di Latina che hanno raccolto una serie di indizi che hanno portato ai primi sospettati della morte di Gloria e cioè a Loide Del Prete e Mohamed Elesh Salem, rispettivamente zia (cugina della madre) e cognato (oltre che compagno della Del Prete) della vittima. La volontà di voler togliere il prima possibile alcune macchie di sangue appartenenti alla 23enne, lascia pensare ad un maldestro tentativo di alterare la scena e ad una personalità dei due indagati, secondo quanto sostengono gli inquirenti, anche abbastanza scaltra.
Sia Loide che Mohamed probabilmente nutrivano il timore di poter essere inchiodati da qualche elemento investigativo e forse è per questo che avevano deciso di modificare il tenore di vita. Il fatto che vivessero nell'ultimo periodo in auto lascia presagire anche una eventualità del pericolo di fuga, così come l'inquinamento di altre prove, è per questo che è stata eseguita l'ordinanza di custodia cautelare in carcere.
La misura restrittiva è stata emessa dal gip del Tribunale di Latina su richiesta del pubblico ministero Luigia Spinelli che ha accolto le risultanze investigative dei carabinieri. Il particolare che volessero cancellare le tracce del sangue di Gloria a casa, infatti, è un elemento di primo piano, uno dei tanti tasselli nel quadro accusatorio che hanno permesso di cristallizzare anche altro, tra cui l'aggancio delle celle dei telefoni dei due indagati, dentro l'auto, in un orario compatibile con la morte e infine anche i risultati che sono arrivati dall'autopsia che ha stabilito che le ferite riportate da Gloria, che poi si sono rivelate mortali, risalivano a poco prima. Sono elementi su cui si batterà la difesa ma che rappresentano il grimaldello con cui gli inquirenti sono riusciti ad aprire una porta in un caso che appariva chiuso.