Medico accusa un malore mentre fa jogging e cade a terra battendo violentemente la testa. Per lui una corsa disperata a Roma per tentare di salvargli la vita. La macchina dei soccorsi ieri mattina si è precipitata nel parcheggio del centro commerciale "La Selva" di Sora dove riverso a terra privo di sensi c'era A. L., 62 anni, residente nel vicino comune di San Vincenzo Valle Roveto.

A lanciare l'allarme poco dopo le sette è stata una donna che si trovava nel piazzale per svolgere il suo turno di pulizie presso il polo commerciale. La signora, sotto shock per la scena che le si è parata davanti agli occhi, ha immediatamente chiamato i soccorsi. Il medico era a terra in una pozza di sangue.

Sul posto sono arrivati poco dopo alcuni familiari. Il corpo del dottore era riverso su uno degli stalli del parcheggio interno dell'area commerciale. A sirene spiegate, sono arrivati sul posto sia le forze dell'ordine che l'ambulanza del 118. I sanitari, una volta stabilizzato il ferito, l'hanno trasportato al pronto soccorso del Santissima Trinità per le prime cure. Qui le sue condizioni sono subito apparse critiche tanto che i sanitari hanno deciso di allertare l'eliambulanza che ha trasferito il sessantaduenne al policlinico Umberto I di Roma, dove è giunto in codice rosso. I medici romani si sono riservati la prognosi a causa del grave trauma cranico che ha causato anche una copiosa perdita di sangue.

Le forze dell'ordine intervenute, Carabinieri e Polizia, hanno effettuato i rilievi del caso e hanno subito avviato le indagini per delineare con precisione la dinamica di quanto accaduto. Importanti saranno certamente i filmati delle telecamere di sorveglianza dislocate lungo tutto il perimetro dell'area che dovrebbero aver inquadrato l'uomo mentre entrava nel parcheggio, aperto anche di notte.

«Abbiamo visto un gran movimento nel parcheggio del centro commerciale - racconta un residente della zona Chiesa Nuova - L'orario era insolito e l'intero quartiere si è preoccupato, allarmato dal suono delle sirene. È stata una scena terribile».