La ventisettenne di Ferentino arrestata oltre dieci volte nell'arco di un anno, tra il 2014 e il 2015, è in lista per essere trasferita dalla Rems di Pontecorvo a una comunità terapeutica. Ieri mattina c'è stata l'udienza davanti al giudice Mario Palladini. Tre i capi di imputazione a carico della giovane. Il primo riguarda il danneggiamento, in quanto, stando alle accuse, in evidente stato di alterazione psico-fisica si era presentata nella stazione carabinieri di Ferentino e si era scagliata contro i militari, colpendo con calci e pugni il comandante e alcuni militari presenti.
Aveva, inoltre, danneggiato suppellettili e attrezzature in dotazione al reparto, gettandole a terra e lanciandole contro gli uomini dell'Arma, opponendo resistenza. Per lei erano scattate le manette e il giudice aveva deciso di trasferirla in una struttura residenziale sanitaria a Sant'Elia Fiumerapido. Ma poco dopo la ferentinate è evasa raggiungendo, nuovamente, la caserma al fine di aggredire le forze dell'ordine come già avvenuto in passato. L'altro capo di imputazione riguarda un altro danneggiamento. In quel caso la ventisettenne aveva scavalcato la recinzione della zona militare, aveva raggiunto la caserma e opposto resistenza, distruggendo documentazione e suppellettili. Deve rispondere, inoltre, di un altro procedimento, quello della simulazione di reato. Aveva, infatti, riferito di essere stata violentata da ignoti a Tecchiena, nel comune di Alatri.
Aveva lanciato l'allarme e sul posto era intervenuta una pattuglia di carabinieri. Subito sono stati fatti i dovuti accertamenti. Le indagini hanno, però, accertato che si trattava di una simulazione di reato. Il suo difensore, l'avvocato Mario Cellitti, aveva richiesto il rito abbreviato subordinato all'espletamento di una perizia psichiatrica. E dalla perizia è emersa la semi infermità a causa della condizione psicofisica della giovane. Ieri l'udienza e la ferentinate è ora in lista per una comunità dove iniziare un percorso terapeutico.