Dal monitoraggio sulla cassa integrazione condotto sui primi sette mesi del 2017, condotto dalla Uil con l'elaborazione di dati forniti dall'Inps, si registra un forte decremento di ore autorizzate (-41,8%) che caratterizza tutte e tre le gestioni.
Una contrazione che si registra anche in provincia di Frosinone che compare con il suo -82,6% tra i cinque territori (gli altri sono Nuoro -80,8 %; Cagliari-76%; Aosta -73,6%; Bergamo-66,7%) in cui il decremento è stato tra i più forti.
Analizzando i dati disaggregati nel confronto trai primi sette mesi del 2016 e quelli del 2017, la cig è scesa del 58,1% con un monte ore che è passato da 1.199.075 a 502.437; quella straordinaria si attesta a -91,7%, essendo passata da 10.173.606 ore nel 2016 a 841.458 nel 2017; in crescita esponenziale, invece, quella in deroga con un +114,4% con un aumento da 323.258 ore a 693.162.
In totale, in Ciociaria, tra i primi sette mesi del 2016 e quelli del 2017, le ore di cig globali sono calate di 9.659.512 unità (da 11.696.569 a 2.037.057) che in termini globale valgono in percentuale un -82,6. Complessivamente, illustra Guglielmo Loy, Segretario confederale Uil, sono state autorizzate in Italia 226,4 milioni (pari a 190 mila posti di lavoro salvaguardati) di cui il 61,7% di cassa integrazione straordinaria (con una prevalenza della causale "solidarietà"). La diminuzione delle ore si evidenzia in tutte e 3 le macro aree con il decremento maggiore nel Nord (-49,1%) pur essendo l'area che, nei 7 mesi, assorbe il maggior numero di ore (111,9 milioni). Rispetto allo stesso periodo del 2016, si evidenzia una crescita di ore richieste in Puglia (+39%), nella Provincia Autonoma di Trento (+11,2%) ed in Basilicata (+1,9%), mente la maggiore diminuzione nel Lazio (-63,6%).
Sono 15 le Province che vedono incrementare le ore, con la maggior crescita a Savona (+64,7%), mentre la flessione più intensa a Bergamo (-66,7%). Tra i settori produttivi, l'industria è quella che continua ad assorbire il maggior numero di ore autorizzate (169,8 milioni).
Secondo Guglielmo Loy è necessario sottolineare, però, come il mese di luglio abbia visto un'improvvisa impennata delle richieste di ore di cassa integrazione, rispetto al mese precedente (giugno 2017).
Sono infatti 35 milioni le ore autorizzate, con un +27,1% su giugno 2017. Questa crescita è dovuta a un'impennata vistosa della cassa straordinaria (25,7 milioni, +82,8%), al contrario della cassa ordinaria (6,7 milioni,-34,5%) e della deroga (2,7 milioni, 19,5%).
Colpisce come questa impennata sia diffusa territorialmente, investendo 8 regioni e 52 province. Questi aumenti, se si ripetessero nei prossimi mesi, confermerebbero come, nonostante la crescita (costante, ma lenta) dell'economia, non si possano escludere possibili processi di ristrutturazione aziendale, come attestato, appunto, dall'utilizzo della cassa straordinaria.
A luglio in provincia di Frosinone, rispetto al solo luglio 2016, si è registrato un aumento globale del 5,8% così disaggregato: -64% per quella ordinaria,+656% per quella straordinaria 30,3% per quella in deroga. Questi dati, che continuano a risultare incompleti per l'ancora assente informativa Inps sul monitoraggio del Fondo d'integrazione salariale (Fis), potrebbero sia indicare una lieve ripresa delle attività produttive, ma anche, ed è ciò che preoccupa maggiormente visti gli aumenti delle domande di disoccupazione che interessano il periodo, fotografare gli effetti restrittivi prodotti dalla riforma sugli ammortizzatori sociali.
Con la prossima legge di stabilità, conclude Guglielmo Loy, è quindi necessario intervenire sulla regolazione degli ammortizzatori sociali, compresa la Cassa Integrazione, per far sì che si possano gestire delicati processi di ristrutturazione aziendale che rischierebbero di produrre licenziamenti.