Tante bombe ecologiche nel Cassinate, tra siti storicamente inquinati e altri su cui si indaga, per una sola verità: l'emergenza di queste terre. Da ieri se n'è aggiunto un altro: una ventina di bidoni contenenti materiale di difficile identificazione, probabilmente catrame oppure olio, sono stati ritrovati nei pressi del Garigliano.

Dallo stato fisico dei bidoni si pensa ad un infossamento risalente a 30 o forse 40 anni fa. Il ritrovamento è stato segnalato da Daniele Marandola, consigliere comunale di Rocca D'Evandro, il piccolo paese dell'Alto Casertano alle porte del Cassinate. I vigili hanno hanno già provveduto al sequestro dell'intera area interessata in località Mortola e ad informare la Procura con documentazione scritta e fotografica.

Dall 'incendio alla... bomba
A far emergere i fusti interrati è stato un incendio divampato a pochi metri dalla zona: i vigili del fuoco hanno chiesto l'aiuto di un imprenditore che ha delle cave nella zona per abbassare con la pala meccanica le fiamme in quanto c'era il rischio di bruciare i fili dell'alta tensione. E quindi, scavando con la pala, sono emersi casualmente i fusti.

«Presteremo particolare attenzione al monitoraggio di questa situazione - spiega il consigliere comunale di Rocca D'Evandro Daniele Marandola - ma intanto continuo ad invocare l'introduzione nel nostro Comune di un registro dei tumori: si tratta di uno strumento di ricerca e prevenzione che appare sempre più indispensabile sul nostro provato territorio. Tocchiamo con mano quasi giornalmente le conseguenze degli abusi fatti sul nastro territorio. Il passato non può essere cancellato, ma il futuro - è il monito di Marandola - deve assolutamente essere salvaguardato. Rivolgo per l'ennesima volta un appello a tutta l'amministrazione di Rocca D'Evandro. Occorre che le divisioni politiche di fronte ad un tema così delicato abbiano il buon senso di fare un passo indietro. Da subito va reso operativo il registro dei Tumori, uno strumento di ricerca e prevenzione che può da solo ridurre i casi di morte».

Fiotech ed ex Marini
Il problema ambientale non lascia assolutamente indifferente neanche il Comune di Cassino che con il sindaco Carlo Maria D'Alessandro annuncia una serie di importanti provvedimenti per quanto riguarda le criticità che attanagliano la città. Argomenta il primo cittadino: «Per quanto riguarda il caso Fiotech abbiamo dato l'incarico esplorativo a un professore universitario ma siamo in attesa che la Regione ci fornisca tutto il materiale che il docente avrà modo di poter studiare ed analizzare per vedere come intervenire. Inoltre - prosegue il primo cittadino - è arrivato il momento di mettere mano all'ex Marini in quanto la situazione si è fatta esplosiva. Non potrò essere presente all'assemblea indetta per sabato prossimo, 16 settembre, in quanto già impegnato alla convetion di Forza Italia a Fiuggi ma condivido il loro impegno: il territorio ha bisogno dell'attivismo di tutti e delle migliori energie per affrontare la questione ambientale che è prioritaria perchè riguarda la salute di tutti cittadini di Cassino e del territorio del Basso Lazio».