Procedono le indagini degli inquirenti dopo il nuovo colpo in Ciociaria riconducibile alla "Banda delle slot machine". È quello messo a segno due notti fa nel ceccanese "Round Cafè" di via Fabrateria Vetus, ma c'è una novità: stavolta ci sarebbero dei testimoni. La titolare del bar, la frascatana Angelica Flammini, e sua madre e collega Alba, raccontano che «qualche cliente ci ha riferito che alcuni giovani in un'auto parcheggiata nei pressi del discount» dall'altra parte della strada e in posizione rialzata «avrebbero assistito al furto e allertato le forze dell'ordine - continuano - comunicando la presenza di un furgone bianco e di quattro persone, tra cui una con un fucile in mano e un "palo" che correva a destra e manca».
E le bariste informano altresì che «giovedì scorso la chiave si è incastrata nella serratura, abbiamo contattato un fabbro per farla riparare pensando che fosse difettosa e, invece, avevano tentato di scassinarla».
Da qui «la nostra segnalazione - aggiungono - a una pattuglia dei carabinieri nella serata di sabato, viste le avvisaglie, e ci hanno informato che era possibile collegare l'antifurto direttamente al comando cittadino, ma purtroppo la notte seguente è arrivato il più brutto "benvenuto" che ci potessimo aspettare a Ceccano, visto che abbiamo rilevato l'attività lo scorso 5 giugno».
E, «in attesa - fanno sapere - di sporgere denuncia assieme al noleggiatore delle quattro slot machine rubate (e contenenti diverse migliaia di euro, ndr)», precisano di aver «ricevuto l'sms di avviso dal sistema d'allarme alle 2.35 di domenica e, malgrado l'intervento dei carabinieri, nel giro di un quarto d'ora i ladri si erano già dileguati nel nulla», dopo aver sradicato la grata della sala-slot attigua al bar, a quanto pare, tirandola via con un furgone bianco. Proprio lì, in via Fabrateria Vetus, dove sei mesi fa fu ripulita la sala-slot del "Jackpot Bar" con la tecnica della "spaccata". E tutto, dunque, lascia pensare che sia tornata a colpire la stessa banda.