Un grande spavento, seguito da una lunga angoscia e un sospiro di sollievo tirato soltanto diverse settimane dopo. Tre mesi fa Onorio Fallone, stimato cittadino di Casalvieri, ha iniziato una battaglia per la vita che ora può dire di aver vinto.

«Il 24 maggio scorso mio padre ha avuto una crisi cardiaca proprio mentre entrava all'ospedale di Sora - racconta il figlio Roberto - Questo è stato un colpo di fortuna perché ha potuto prontamente essere defibrillato dagli operatori del pronto soccorso. Da subito, però, le sue condizioni sono apparse gravissime. Ha lottato contro la morte per giorni, fino al 18 giugno, quando una complicazione polmonare sembrava dover essere fatale per la sua già precaria condizione.

Nonostante il pessimismo, l'equipe medica guidata da Franco Caracciolo ha profuso ogni sforzo possibile, riuscendo a stabilizzare il suo quadro clinico. Voglio quindi ringraziare pubblicamente tutto il reparto di Rianimazione, dai medici agli infermieri agli anestesisti, che hanno salvato la vita a mio padre». Con la famiglia ha potuto gioire l'intera comunità casalverana, che non ha fatto mancare vicinanza e sostegno a un cittadino molto attivo nella vita sociale e politica del paese.
Onorio Fallone, infatti, è stato assessore ai lavori pubblici per otto anni (con i sindaci Ciarella e D'Angela), un compito sempre svolto con grande diligenza. «Ora, dopo 85 giorni di agonia, quasi tutti vissuti intubato - prosegue il figlio Roberto - mio padre è stato trasferito in Cardiologia e può intraprendere il normale decorso consigliato nel suo caso».

Un piccolo miracolo di efficienza, competenza, prontezza e disponibilità che va sottolineato proprio perché troppo spesso si parla solo di mala sanità pubblica e scarsa professionalità. Il caso di Onorio Fallone insegna il contrario, convince ad avere forza, voglia di vivere e fiducia nella medicina e nelle strutture del territorio che, sebbene tra mille problemi, fanno i... miracoli.