Avevano sessanta autolavaggi tra la provincia di Frosinone e il Molisano. Sessanta attività che fruttavano al gruppo di egiziani oltre un milione e mezzo di euro l'anno. Un business senza eguali, costruito nel tempo, e che si basava su regole precise. Vietato intrufolarsi, sgarrare, mettere a rischio gli affari. Si innestano in questo contesto le sanguinose risse in centro, la più terribile in viale Bonomi, nel pieno centro di Cassino, il 31 maggio scorso, quando un gruppo di ragazzi venne pestato con spranghe e bastoni. La loro colpa? Erano d'intralcio, dal momento che volevano aprire un autolavaggio in proprio.

Gli agenti del commissariato del Cassino non hanno mai allentato la morsa intorno ai responsabili. Difficili le operazioni di identificazione di quel commando armato ma la perseveranza e l'incrocio di dati ha permesso, nel cuore della notte appena trascorsa (a partire delle tre) di sentire il rombo dei motori delle volanti uscire dal Commissariato dirette a Isernia (tre arresti), a Cervaro (due), a Sora (un arresto) e a Roma (due).

Gli agenti del vice questore aggiunto Alessandro Tocco, nell'ambito dell'operazione ribattezzata "Gold Wash", hanno bussato alle case degli egiziani e hanno eseguito le misure cautelari. Alcuni sono stati trasferiti nel carcere molisano, altri al Regina Coeli di Roma, altri al San Domenico di Cassino. Per tutti i reati contestati sono pesanti, tra questi il tentato omicidio, l'estorsione e la rapina. Un colpo grosso al malaffare che serpeggia all'interno di attività commerciali nate a ogni angolo e dai prezzi stracciati. Un business a sei zeri che potrebbe nascondere tante altre sorprese. Se ne parlerà nella conferenza stampa delle 11.30 in commissariato dove sarà presente il procuratore della Repubblica D'Emmanuele.

E' scattata alle prime luci dell'alba l'operazione "Gold Wash" con la quale la polizia di Stato ha disarticolato un sodalizio criminale intenzionato ad imporre con la violenza il controllo esclusivo nella gestione degli autolavaggi di Cassino.

Sono otto le misure cautelari in carcere che gli uomini del Commissariato di Cassino, con l'ausilio di personale della Squadra mobile di Frosinone, stanno eseguendo nei confronti di altrettanti cittadini egiziani resisi responsabili, a vario titolo, in concorso tra loro, dei reati  di tentato omicidio, rapina, estorsione, lesioni personali aggravate e danneggiamento.

I fatti risalgono al maggio 2017, quando alcuni egiziani aggredirono in più occasioni dei connazionali, riducendone uno in fin di vita.

Ulteriori dettagli verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11.30 presso gli Uffici del Commissariato di Cassino.

di: La Redazione