Profughi al lavoro (volontario) nelle scuole e negli spazi verdi, insieme agli operai della manutenzione. È la nuova frontiera dell'integrazione che valica il Comune di Cassino. I migranti, inseriti nel progetto Sprar, saranno incardinati in un sistema "lavorativo", senza alcuna corresponsione di denaro, per dare un segnale di civiltà e di collaborazione.

Ma i buoni propositi alla base del protocollo sottoscritto ieri mattina vanno a scontrarsi con l'emergenza che c'è al di fuori di questo mirabile schema: centinaia di migranti ogni giorno invadono le vie del centro, centinaia di migranti alloggiati in città ma provenienti pure da comuni e regioni limitrofe che sbarcano o per "indirizzarsi"nelle attività di connazionali o per spartirsi gli spazi delle elemosine. È il sindaco D'Alessandro a mostrare le due facce della medaglia: è felice di impiegare gli stranieri per piccoli interventi di manutenzione ma lancia un nuovo grido d'allarme sull'invasione che c'è in atto sul suolo comunale.

Il protocollo

Sono le 11 e 48 quando D'Alessandro firma il protocollo di collaborazione tra la cooperativa Ethica che si occupa del Progetto Sprar e il Comune. Da questo momento in poi, i ragazzi si occuperanno gratuitamente dei lavori di manutenzione della villa comunale, del cimitero e di alcune scuole. Al suo fianco ci sono l'assessore alle Politiche sociali, Benedetto Leone, il responsabile dei Servizi sociali, Aldo Pasquale Matera, il responsabile dell'area Tecnica, Giancarlo Antonelli ei rappresentanti della Società Cooperativa Ethica che si occupa del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati nella città martire.

«A rotazione trimestrale - spiega Salvatore D'Angiò della cooperativa - 6 ragazzi stranieri interverranno su questi luoghi sensibili, con lavori di giardinaggio o tinteggiatura, per contribuire al decoro cittadino al fianco degli operai del Comune». L'assessore Leone si augura «che questo modello di collaborazione sia raccolto anche dalle altre cooperative presenti a Cassino che si occupano di emergenza Nordafrica perché solo collaborando possiamo abbattere il muro del pregiudizio e dell'intolleranza».

Il sindaco sbotta

D'Alessandro è radioso per un protocollo che viaggia nella direzione dell'integrazione, da lui sempre auspicata. E si augura che il binario sul quale si è incamminato il Comune faccia scuola. Ma non può non mettere il dito in una piaga colossale. «Vanno valutati diversamente i Comuni che aderiscono allo Sprar e che promuovono questi progetti, rispetto a quei territori che non vi aderiscono e si vedono pure esonerati dall'emergenza profughi». Il riferimento è ai tanti paesi dell'hinterland che non hanno ancora ospitato neppure un migrante, mentre Cassino esplode. Solo qualche giorno fa ne sono sbarcati altri 50, in via Ponte la Pietra. A parte il controllo amministrativo e qualche multa per la differenziata, l'Ente è stato a guardare. Ancora una volta.