Sette colpi con l'ariete trasportato grazie a una carriola. Un'azione pulita e sinergica, quella messa in atto dai due delinquenti ricercati dalla polizia per la tentata rapina all'Unicredit di via Garigliano di venerdì pomeriggio. Da quanto ricostruito dagli uomini del dottor Tocco, il piano c'era. I due non erano rapinatori di primo pelo: la loro azione, scattata poco dopo l'orario di chiusura, è stata fulminea. E ben coordinata.
Entrambi con il volto camuffato da due berretti, hanno raggiunto l'istituto in bici con una salopette e con abiti da lavoro. Nessuno avrebbe mai immaginato che fossero due malintenzionati. Una volta posteggiate le bici, in poco tempo hanno afferrato un ariete forse portato poco prima con una carriola. E hanno cercato di sfondare il vetro con sette violentissimi colpi. Ma il piano non è riuscito: l'immediato intervento della volante del Commissariato di Cassino ha bloccato tutto. E ha dato il via alla caccia all'uomo, ancora aperta. Per questo è stato lanciato dagli investigatori un appello: chiunque abbia notato due "falsi operai" con cappellini e in bici, può collaborare e rivolgersi agli uomini del dottor Tocco. Ogni dettaglio è utile. Il resto è già nelle mani della polizia che sta seguendo una pista ben precisa per incastrare i rapinatori.

La ricostruzione

I dipendenti dell'istituto di credito erano ancora dentro quando hanno sentito i colpi. Forti e repentini. Qualcuno ha sentito tre colpi, ma in realtà sono risultati ben sette. Quando i due delinquenti hanno sentito l'avvicinarsi della sirena della polizia hanno desistito, fuggendo a piedi. E non è difficile immaginare la presenza di un complice. Le immagini di videorveglianza osservate in remoto nella quasi immediatezza dei fatti dagli uomini del dottor Alessandro Tocco hanno evidenziato la presenza di due uomini dal volto travisato, con una tracolla. Una scena surreale: l'arrivo placido dei due uomini che spingendo una carriola si sono avvicinati alla banca ormai chiusa, come due operai qualunque. Poi la freddezza con cui hanno afferrato l'ariete - un blocco in ferro pesante - per sfondare quel vetro che, invece, si è solo incrinato, resistendo alla violenza degli urti. La caccia continua.