A Cassino trionfa l'insicurezza. Questo quanto sostiene l'attivista di Risorgimento Cassinate Idea Sociale Danilo Evangelista, che punta il dito sul problema dei clochard. Il presidente dell'associazione "Cassino prima di tutto" Ernesto Di Muccio mette invece in evidenza, sempre per quel che concerne la sicurezza, il problema immigrazione. L'ex poliziotto ammonisce: «Questi immigrati, per lo più giovani, arrivati in Italia vengono affidati, dopo diverse peripezie, alle cooperative che rispondono a bandi delle prefetture. Non possono però essere lasciati senza arte né parte in balia di loro stessi ma vanno richiamati al rispetto di regole di civile convivenza e le cooperative sono forse i primi soggetti tenuti ad educarli in tal senso.

Una maggiore attenzione e maggiori regole dovrebbero essere prestabilite da prefettura e comune e assicurarsi poi che vengono rispettate. Non è più tollerabile un clima di buonismo e assistenzialismo fine a se stesso ma occorre una presa di posizione ferma, nei confronti di tutti i soggetti coinvolti e, in primis, delle cooperative. E visto che ormai Cassino è diventato teatro, sempre più spesso di episodi di violenza legati alla socialità di queste persone, è il caso che il Comune indichi un consiglio straordinario ad hoc per affrontare il tema in questione».
Severo è anche l'intervento di Danilo Evangelista, che mette in evidenza: «In diversi hanno lamentato le molestie e gli insulti ricevuti da alcuni clochard ubriachi che vagano per le strade della città o che spesso bivaccano dinanzi la chiesa di Sant'Antonio e sotto i portici chiedendo insistentemente offerte in denaro. Chiediamo all'amministrazione comunale di mettere in pratica la formula "Tolleranza Zero" perchè non è ammissibile che i cittadini abbiano paura di passeggiare per non essere insultati. La nostra soluzione è applicare il divieto di accattonaggio tramite un'ordinanza comunale come già avviene in diverse città italiane, specialmente nel Nord.