Usavano una Panda come autoscontro: in nove rinviati a giudizio per truffa. Il falso in scrittura privata, essendo stato depenalizzato, è caduto. Il caso, che inizialmente coinvolgeva quattordici persone, cinque delle quali hanno patteggiato, era retrocesso in udienza preliminare. Su eccezione dei difensori degli imputati in base alla norma che eleva da quattro a cinque anni la pena, precedente ai fatti contestati, il giudice monocratico aveva ritenuto necessario il passaggio dal gup, che con la citazione diretta a giudizio era stato saltato. Gli atti erano tornati al pm che ha dovuto presentare una richiesta di rinvio a giudizio. I reati contestati erano di falso in scrittura privata e fraudolento danneggiamento dei beni assicurati (in alcuni casi solo il tentativo). Laddove, il sinistro è stato pagato, in due circostanze, i danni liquidati sono stati di 1.500 e 2.200 euro. L'inchiesta è concentrata su una Fiat Panda, noleggiata nel capoluogo e condotta sempre dallo stesso automobilista, un ceccanese di 38 anni. Tra il 5 aprile e il 7 maggio del 2012, la vettura è risultata coinvolta in sette sinistri, sempre con danni solo alle auto e sempre per colpa. Per non destare sospetti sulle pratiche, infatti, non erano chiesti risarcimenti per danni a persone. Ma questo, unito agli altri elementi, hanno attirato i sospetti dell'assicurazione che ha presentato denuncia. Gli incidenti, in base alle richieste di indennizzo, si sarebbero verificati tutti tra Frosinone, Sora, Amaseno e Priverno. Gli imputati, residenti tra Frosinone (G.L. 53 anni), Ceccano, Torrice (E.D.L., 44 anni. C.D.B., 52, P.C., 56, M.T. 55, G.D.B. 27, S.M., 40), Maenza (D.O. 45 anni) e Amaseno (A.G. 48 anni), sono difesi dagli avvocati Antonino e Calogero Nobile, Massimo Salati, Alfonso Santangeli, Emanuele Ceccano e Claudia Padovani. Per le Generali e l'Alleanza Toro si è costituito parte civile l'avvocato Vincenzo Galassi. Il gup Antonello Bracaglia Morante ha disposto il rinvio a giudizio per il solo reato di fraudolento danneggiamento dei beni assicurati (in alcuni casi si contesta solo il tentativo) perché il falso in scrittura privata è stato depenalizzato. La prima udienza del processo davanti al giudice monocratico Sandro Venarubea è stata fissata al 16 marzo.