Gruppi di extracomunitari, di varie nazionalità, che si aggrediscono senza freni. In pieno centro e in pieno giorno. Davanti a donne, bambini, anziani o giovani. Senza differenze. Alla villa comunale come in via Arigni. Sei gli arresti, nei giorni scorsi, convalidati. Ma tutti sono tornati liberi, senza obblighi di sorta. E lasciando dietro di sé una lunga scia di commenti, soprattutto social, da parte dei cittadini che sentono sulla propria pelle un forte sentimento di insicurezza.

Così la Compagnia dei Carabinieri di Cassino ha deciso di incrementare ulteriormente i servizi preventivi. E martedì pomeriggio, mentre la villa comunale era deserta - dopo le viarie aggressioni tra stranieri a colpi di sassi e bottiglie - le auto dei militari coordinati dal maggiore Silvio De Luca si sono dirette nel parco Baden Powell. Un'azione massiccia che ha permesso il controllo di decine di immigrati. "Chiusi" con le auto tutti gli ingressi, all'interno c'erano i militari delle stazioni di Sant'Apollinare e Piedimonte San Germano.

Il bilancio

Diversi i giovani condotti in caserma. Alla fine degli accertamenti, un ventiseienne di nazionalità ghanese, già censito per reati contro la persona, è stato denunciato in stato di libertà per "inosservanza dei provvedimenti dell'autorità e ricettazione". Difatti, i militari sul posto dopo aver identificato il soggetto, hanno verificato che non aveva ottemperato al decreto di espulsione dal territorio italiano emesso a maggio dalla Questura di Frosinone. Un ventunenne di nazionalità senegalese, domiciliato a Pontecorvo, già censito per violazione della legge sull'immigrazione, è stato segnalato alla Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti. Sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso d 2 grammi di "marijuana". Altri due extracomunitari avevano il permesso di soggiorno scaduto e, pertanto, sono stati invitati a regolarizzare la loro posizione presso la Questura di Frosinone. La finalità dei controlli è stata chiara sin dall'inizio: contrastare la violenza che si sta scatenando in centro, facendo sentire il fiato sul collo delle forze dell'ordine per scoraggiare altri episodi sanguinosi.