Si leggono solo sul web i disappunti, alcuni dei quali anche molto forti, dei residenti e dei proprietari di seconde case all'indomani dell'apertura di un centro richiedenti asilo agli Altipiani di Arcinazzo. Non c'è per intenderci quella volontà dichiarata, tranne qualche caso isolato, quella forza esplosiva e soprattutto quella presenza di piazza forte, che nel 2008, quando fu aperto il primo centro, sempre nella stessa struttura, ne determinò la sua chiusura dopo 2 anni.

Una cosa è certa: il numero degli ospiti (76 fino ad oggi) è di gran lunga fuori dai parametri normativi e dagli accordi Anci-Ministero degli Interni, tanto che il rapporto è di un profugo ogni due abitanti. Se da una parte ci sono i commercianti arrabbiati per le possibili ripercussioni per le proprie attività, dall'altra ci sono i tanti giovani che presentano il proprio curriculum ai responsabili della cooperativa che gestisce il centro per essere assunti.