Un modello Scampia quello ipotizzato a San Bartolomeo. Il quartiere è stato messo a ferro e fuoco dagli agenti del Commissariato di Cassino che, grazie alle unità cinofile, hanno rinvenuto cocaina nascosta nelle aree condominiali.

Durante la perquisizione della scorsa settimana la droga era nell'androne di uno stabile mentre giovedì sera i poliziotti l'hanno trovata negli impianti di aerazione. Più precisamente, in due diversi punti delle condotte c'erano dieci dosi di cocaina (del valore di circa 700 euro) e duecento euro in un altro punto, provento dell'attività di spaccio. Non potevano mancare pure tre bilancini di precisione.

Secondo gli investigatori il sistema ideato dagli spacciatori potrebbe essere questo: in un locale dello stabile c'è l'area del pagamento, un punto preciso dove infilare il denaro. A una manciata di passi, sul piano superiore, l'altra intercapedine dove trovare le dosi. E per evitare sgarri, non è escluso che a vigilare su ogni passaggio possano esserci vedette capaci di tenere le fila del... discorso, a debita distanza. Un sistema "ideale" per non risalire ai proprietari della cocaina e per non sottoporre a grossi rischi i clienti.

Ma le indagini degli inquirenti si concentrano pure sulle zone dove potrebbero annidarsi i grossi quantitativi di droga. In alcuni recenti blitz delle forze dell'ordine, diverse "partite" importanti di stupefacente sono state trovate negli appartamenti del centro urbano ma, con l'intensificarsi dei controlli, non è assolutamente escluso che possano essere favorite le zone extraurbane o, addirittura, i comuni limitrofi nei quali pure si stanno svolgendo perquisizioni, con l'obiettivo di tenere bel lontana la roba dalle zone ritenute "calde".