"Vogliamo giustizia, vogliano verità e vogliano pene severe, il massimo, per quanti hanno ucciso, massacrandolo di botte, Emanuele Morganti. Lo dobbiamo a lui, a questo ragazzo che aveva solo tanta voglia di vivere, e lo dobbiamo alla sua famiglia, segnata a vita da un dolore che niente e nessuno potranno lenire".

Lo hanno urlato stamattina i rappresentanti di Forza Nuova che intorno alle 10.30 si sono ritrovati davanti al Tribunale di Frosinone per un sit in finalizzato a ricordare quanto accaduto nella tragica notte tra il 24 e il 25 marzo scorsi a piazza Regina Margherita, nel cuore del centro storico di Alatri, e a chiedere verità e giustizia su una vicenda che si trascina ormai da oltre due mesi con ancora molti, troppi, lati oscuri. 

«La manifestazione davanti il Tribunale di Frosinone - ha dichiarato il Coordinatore di Forza Nuova del Lazio Massimo D'Angeli - è un segnale che Forza Nuova vuole lanciare innanzitutto di vicinanza alla famiglia di Emanuele e al gruppo di giovani nato per lui "Giustizia per Emanuele", ma anche di indignazione verso un episodio di violenza inaudito, che deve assolutamente spingere la magistratura ad adottare misure e pene pesantissime nei confronti dei responsabili.

La violenza tra i giovani è un male nocivo quanto la droga e l'alcoolismo, e solo i magistrati hanno il potere in questo momento di dare un esempio significativo con la sentenza che verrà emessa. È fondamentale per rispetto di un ragazzo troppo giovane per morire e per una famiglia che a vita subirà un dolore senza fine. Noi di Forza Nuova vogliamo dar voce, insieme agli amici di Emanuele, al suo spirito da eroe che ha lottato fino alla fine. Noi siamo qui per chiedere giustizia e non abbiamo paura di far emergere la verità, quella verità che non ci porterà indietro Emanuele, ma quantomeno riscatterà in minima parte il diritto che aveva di continuare a vivere».