Antonelli Venditti scrive a Gioacchino Ferdinandi. E lo diffida. Lo diffida a utilizzare una sua canzone per la campagna elettorale della lista civica "Piedimonte #ORA". Al candidato sindaco di Piedimonte San Germano è stato contestato l'uso improprio del brano musicale "Dimmi che credi", canzone del cantautore romano incisa nel 1991. Le parole «Dimmi che credi, dimmi che credi, come ci credo io» avevano fatto da sottofondo alle uscite della compagine pedemontana nei primi comizi elettorali. Una bella canzone, non conosciutissima dai più. Niente di diverso rispetto a tante altre campagne elettorali che utilizzano canzoni famose per le uscite ufficiali. Ma proprio l'uso della canzone è arrivata all'orecchio del noto cantautore. Così Antonello Venditti tramite il suo legale, l'avvocato Luca Pardo dello studio Ontier Pardo Vicenzi di Roma, ha inviato una diffida alla lista "Piedimonte #ORA" per aver utilizzato le parole e la musica di "Dimmi che credi".

Per il legale del cantante l'utilizzo del brano è improprio «dal momento che Venditti non ha mai dato il relativo e necessario consenso». Il cantante è molto attento a questi aspetti. Infatti non è la prima volta che Venditti diffida un politico per l'utilizzo di una sua canzone: era già successo nel 2008 con il deputato dell'Udc, Giuseppe Drago. Non si scalfisce Ferdinandi, grande fan del cantante.
«Siamo fan di Venditti e abbiamo scelto questo suo brano storico perché il passo in esso contenuto "Dimmi che credi" identifica il messaggio di fiducia che vogliamo trasmettere - commenta Ferdinandi - Di certo non è un fatto nuovo. Prima di noi le cronache hanno raccontato che anche i due presidenti degli Stati Uniti, Obama prima e Trump dopo, hanno dovuto cambiare in corsa la colonna sonora della loro campagna elettorale. Non ce ne voglia Venditti, che continueremo ad ascoltare, ma nei prossimi giorni annunceremo il nuovo brano che ci accompagnerà alla vittoria».

Intanto, continua la compagna elettorale: questa sera, alle 20.30, il candidato sindaco Ferdinandi terrà il comizio elettorale nella piazza di Piedimonte alta. E chissà con quale colonna sonora.