Venticinque anni a Cianfarani. La Cassazione ha rigettato il ricorso depositato dalla difesa dell'operaio di Fontechiari accusato del delitto di Samanta Fava.

La Corte Suprema ha di fatto confermato la sentenza della Corte d'Assise d'Appello del tribunale di Roma che aveva deciso per Cianfarani 25 anni di reclusione per omicidio e occultamento di cadavere. Insieme al difensore del muratore di Fontechiari, anche il pubblico ministero di Cassino, Alfredo Mattei, aveva presentato ricorso ai giudici di secondo grado.
Samanta Fava, mamma di 37 anni di Sora, sparì il 3 aprile del 2012 e venne trovata un anno dopo dagli agenti del Commissariato di Polizia di Stato grazie al georadar ed all'utilizzo dei cani molecolari, murata nella cantina proprio dell'operaio di Fontechiari. La madre della vittima: "Ho avuto fiducia nella giustizia e finalmente è arrivata".