Si è sentito poco bene mentre insieme ad altri colleghi, intorno alle 6 di stamattina, si stava recando al lavoro, in un cantiere edile di Roma. Erano tutti a bordo di un pulmino, di quelli solitamente usati dalle imprese per trasportare i propri dipendenti, in questo caso operai del settore edilizia, sui luoghi di lavoro. All'improvviso ha accusato un forte malessere, ha avvertito i compagni di viaggio e, superato di poche centinaia di metri il casello autostradale di Roma Sud, ha chiesto di scendere. Una volta a terra, mentre il pulmino con gli altri operai proseguiva il suo viaggio verso la Capitale, ha telefonato al figlio, gli ha spiegato l'accaduto e gli ha chiesto di raggiungerlo per riportarlo a casa. Purtroppo, però, il malore (probabilmente un infarto o un ictus) non gli ha lasciato scampo. 

Pochi minuti dopo essere sceso, infatti, Hristov Georgiev, cittadino bulgaro di 47 anni da tempo residente con la sua famiglia a Colleferro, si è accasciato sull'asfalto privo di vita. La tragica scena e il cadavere sono stati notati da altri automobilisti di passaggio che hanno allertato i soccorsi. Sul posto si sono portate due pattuglie della polizia stradale del distaccamento Roma Sud e, successivamente, un'ambulanza dell'Ares 118. i sanitari, però, non hanno potuto far altro che constatare l'avvenuto decesso dell'uomo. 

Drammatica la scena all'arrivo del figlio che, una volta superato il casello di Roma Sud, ha visto il padre che giaceva morto sull'asfalto. Momenti strazianti con il giovane, arrivato in auto da solo, rincuorato e sostenuto dagli agenti di polizia. 

Accertate le cause naturali della morte, il corpo del 47enne è stato quindi portato via lasciando nell'aria il silenzio e la tristezza cupa di una morte assurda, sopraggiunta mentre il poveretto si recava al lavoro.