Un calcione nella schiena sferrato con violenza e due schiaffi in pieno volto per umiliarlo davanti a un pubblico per metà scalmanato e per metà allibito. Come nelle arene dell'antica Roma. La violenza brutale e gratuita torna a scuotere Tecchiena, stavolta con la scusa dello sport. Risultato: un arbitro ferito, una partita rovinata, denunce in arrivo e probabili sanzioni per la squadra di casa.
L'aggressione al direttore di gara si consuma nel giro di pochi minuti sabato sera nel palasport di Tecchiena, a due passi dalla chiesa dove un mese fa l'intera frazione in lacrime ha dato l'addio al giovane Emanuele Morganti. Manca una manciata di secondi al termine della semifinale del torneo di calcio a cinque "Coppa Provincia". In campo Tecchiena Techna e Sc Supino davanti a un centinaio di spettatori, con tanti bambini e ragazzi.
Fino all'ultimo minuto tutto fila liscio, nonostante il clima caldo sugli spalti per quello che è considerato un vero e proprio derby. La formazione ospite è in vantaggio per tre a uno quando la panchina del Tecchiena chiede un time out che l'arbitro, il ventiseienne Alessandro Lepore della sezione Cassino, non concede per via dell'azione ancora in corso. Il che suscita la vibrante protesta di un calciatore del Tecchiena che per questo viene ammonito. Secondo cartellino giallo per lui e dunque espulsione.
L'arbitro fischia la fine e attorno a lui si scatena il pandemonio: i giocatori di casa, dirigenti al seguito, lo accerchiano, lo spintonano, lo insultano pesantemente proprio sotto la tribuna, da dove due tifosi gli rifilano un paio di sonori ceffoni. Il tutto sotto gli occhi dell'osservatore arbitrale. Sotto una pioggia di improperie e qualche spunto, il direttore di gara riesce a rifugiarsi negli spogliatoi da dove esce poco dopo dolorante e scortato dai carabinieri.
I militari della compagnia di Alatri arrivano immediatamente sul posto con due pattuglie e sei carabinieri per riportare l'ordine e calmare i più esagitati. Ascoltano i testimoni e annotano tutto, anche gli estremi di uno dei tifosi autori dell'aggressione all'arbitro che scappa ma viene identificato. Anche il giocatore che ha sferrato il calcio viene riconosciuto dal direttore di gara e dall'osservatore arbitrale e indicato ai carabinieri che indagano per chiarire le responsabilità di ciascuno.
Ieri il signor Lepore, residente a Mignano Monte Lungo, si è fatto visitare all'ospedale di Cassino per le contusioni subite e il persistente dolore alla schiena. Ne avrà per almeno sette giorni. Di certo scriverà tutto sul suo verbale, controfirmato dall'osservatore arbitrale presente. E ora per la squadra e i tifosi violenti si prospettano guai seri.