Debito milionario da togliere il... sonno. Un incubo ad occhi aperti che, pian piano, assume fattezze meno spaventose rispetto ai primi istanti. Il buco milionario creato in Università per quei mancati versamenti all'Inps, dal 2011 al 2014, si incammina verso una definizione. Sia contabile, perché in Ateneo hanno ottenuto (ora anche con lettera ufficiale dell'Istituto provinciale) la rottamazione delle cartelle risparmiando oltre 8 milioni di penali e interessi; sia per quelle indagini della procura della Repubblica che si avviano a definizione.

Una ulteriore richiesta, da parte della Finanza di Cassino, di documenti agli uffici del rettorato in un quadro che appare già abbastanza chiaro, dopo aver sentito - come persone informate dei fatti - tutto il management all'epoca dei fatti nonché dipendenti dell'area contabile e diversi membri del CdA. Gli ulteriori incartamenti riguarderebbero l'ultimo documento inoltrato proprio alla Finanza da parte dello stesso ateneo, 12 pagine e 45 allegati dell'indagine interna condotta dai delegati del direttore amministrativo. Porzioni tecniche di quel dossier richieste e ottenute per concludere la ricostruzione delle fiamme gialle.

Intanto, sembra che anche la Corte dei Conti - che il 20 febbraio ha ricevuto gli incartamenti spediti dall'ateneo e le tre messe in mora - abbia avviato un'istruttoria per propria competenza e che stia affidando la delega per eventuali indagini. Nel frattempo all'interno dell'Ateneo - incassato il maxi risparmio con la rottamazione del debito - si incrociano le dita per avviare il piano di rientro e ottenere l'atteso Durc positivo. Ma per fare questo serve un doveroso e ineludibile passaggio alla Cassa Depositi e Prestiti per ottenere gli oltre 31 milioni di euro, da versare a Equitalia in cinque maxi rate, e da spalmare in 30 anni nel bilancio di ateneo. Giovedì rettore, Dg ed esperti accademici hanno incontrato proprio la Cassa e avviato le prime discussioni. Bisognerà concludere a breve, definire il piano di rientro e impacchettare la manovra.

Si lavora giorno e notte in Università per raggiungere tutti gli obiettivi e concludere il percorso. Giorno e notte per capire dove e come tagliare: una spending review "forzata" dalle circostanze ma non impossibile. Anche la stretta collaborazione con il Miur e l'arrivo del ministro a Cassino gettano una luce positiva in una vicenda che si va definendo sempre di più.