Era il giorno di Natale quando lei, una donna di quasi quarant'anni, ha deciso di dire basta e di denunciare quel marito, ormai ex, che per anni aveva abusato di lei, sia fisicamente, che psicologicamente.

Quel giorno l'uomo era andato a casa a prendere il figlio per passare con lui la giornata ed è scattata una lite furibonda, in cui la donna racconta di essere stata presa a calci e schiaffi. Quando la sera poi l'uomo avrebbe riportato il piccolo dalla madre che era a casa dei genitori, la lite si sarebbe riaccesa fino all'aggressione fisica da parte del quarantenne, un professionista del Cassinate, che avrebbe colpito entrambi i suoceri.

Dopo quell'episodio la donna, difesa dall'avvocato Antonio Valente, ha deciso di denunciare e ha trovato il coraggio di chiedere aiuto. Era il dicembre del 2015 e da allora la situazione sembra non aver trovato ancora un'equilibrio. L'uomo avrebbe avuto una relazione extraconiugale mantenendo un atteggiamento tra le mura domestiche molto sospetto.

Un cambiamento che la donna aveva notato fin da subito. Ma a quanto riportato da lei, invece di dare spiegazioni, il marito avrebbe iniziato ad aggredirla sia verbalmente che fisicamente, anche in piena notte.

Una relazione che è diventata ogni giorno più difficile. Poi l'uomo avrebbe lasciato la casa coniugale nell'ennesimo tentativo di riprovare a mettere in piedi il matrimonio per quel bambino che avevano avuto insieme.

Infine il fallimento e la richiesta di separazione. Lei asserisce di aver cambiato il proprio stile di vita e le abitudini quotidiane. A difendere l'uomo è l'avvocato Gianvittorio Marsocci, che facendosi portavoce del suo assistito, spiega invece che sarebbe stata la donna ad avere un atteggiamento di tipo ossessivo nei confronti del marito, arrivando a chiamarlo centinaia di volte al giorno riempiendolo di messaggi a tutte le ore anche di notte.

Sarà il giudice a ricostruire i fatti e a decidere sulle ipotesi di molestie, lesioni gravissime e stalking. Questo rappresenta solo uno dei tanti casi di separazione difficile che si registrano nel Cassinate. Le donne hanno sempre molta difficoltà a denunciare e a volte passano da vittime a carnefici di se stesse.