Un affronto che intendeva risolvere ammazzando chi si era permesso di mancare di rispetto alla famiglia. Lo sgarbo andava lavato con il sangue. Perché qualcuno aveva offeso il suo stesso sangue. Ma a finire sotto terra non doveva essere Emanuele. Bensì un altro ragazzo della comitiva. Chi? C'è chi dice Lorenzo. Altri smentiscono. E si apre un nuovo mistero. Le nebbie che avvolgono il delitto Morganti sono sempre più fitte. E avvalorano sempre più la tesi che il ventenne di Tecchiena possa veramente aver pagato per colpe non sue. Lo si capisce scavando dietro l'intervista ermetica che Gianmarco Ceccani ha rilasciato a Chi l'ha Visto? L'amico del cuore di Emanuele, proprio nei giorni scorsi, ha raccontato che otto minuti prima della lite all'interno del Miro, Mario Castagnacci lo invitò a bere. Poi lo informò che era intenzionato ad uccidere un suo amico. Il colloquio tra i due avvenne davanti all'ingresso del circolo Arci. Ceccani, proprio per via delle pesanti affermazioni, rifiutò l'invito di buttare giù un drink insieme al "Freddo". La sua versione dei fatti, andata in onda nel corso dell'ultima puntata della trasmissione di Federica Sciarelli, è apparsa poco chiara.

Il ragazzo, rispondendo alle domande, non ha mai fatto il nome di Emanuele. E neanche chi fosse il vero obiettivo degli aggressori. Ha evidenziato solamente che qualche mese prima c'era stato un problema tra un suo amico e la sorella di qualcuno. La mente è, quindi, andata subito a quando Emanuele difese una ragazza vittima dell'aggressione del fidanzato. Ma a quanto pare le cose non stanno esattamente così. Nelle ultime ore è, infatti, emerso che la notte tra il 24 il 25 marzo scorsi, Mario Castagnacci, tornato da Roma, andò ad Alatri per regolare un vecchio conto. Se poi lo abbia fatto direttamente lui, oppure qualcun altro, lo stabilirà la Giustizia. Tutto, però, appare legato a un violento diverbio tra Ceccani, altre persone della comitiva e una ragazza. La stessa sarebbe stata insultata pesantemente. A quanto pare Emanuele quella volta non era presente. La donna si chiama Cristiana ed è la sorella del "Freddo". Questo confermerebbe pesantemente la tesi che qualcuno avrebbe combinato una "marachella". Poi costata la vita a chi non aveva fatto nulla. Lo ripete come un mantra Melissa Morganti, sorella della vittima. L'ipotesi non è da escludere. Ma certamente c'è di più.