Era tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti fin dai primi giorni: un possibile scambio di persona potrebbe essere stato alla base dell'omicidio di Emanuele Morganti. Una tesi investigativa affiancata a diverse altre ma che nelle ultime ore sta sempre più assumendo concretezza. A suffragarla c'è quanto dichiarato ai magistratri da un testimone oculare, che ieri sera ha ribadito la sua rivelazione anche ai microfoni di "Chi l'ha visto": poco prima dell'atroce delitto - ha affermato il testimone - Mario Castagnacci, il 27enne in carcere insieme a Paolo Palmisani e Michel Fortuna con l'accusa di aver ucciso il 20enne di Tecchiena di Alatri, avrebbe avuto una violenta discussione con Gianmarco Ceccani, altro giovanissimo protagonista di quella maledetta notte tra il 24 e il 25 marzo scorsi. 

Gianmarco, grande amico di Emanuele, avrebbe avuto tale accesissima discussione con Castagnacci prima dell'arrivo di Morganti al Miro Music Club di piazza Regina Margherita. Poi, com'è ormai notorio, dentro il locale Emanuele ha un diverbio con un ragazzo di Frosinone, Domenico Paniccia, viene scaraventato fuori del Miro e, una volta all'esterno, aggredito più volte da un branco di belve inferocite, fino al pestaggio finale e mortale. 

Fasi drammatiche in cui, a difenderlo, come raccontato da più testimoni e dal diretto interessato, ci sarebbe stato proprio il solo Gianmarco, che avrebbe provato a sottrarre l'amico alla serie infinita di botte fino a cercare di fargli scudo con il proprio corpo. Di qui l'ipotesi investigativa dello scambio di persona di cui Emanuele potrebbe essere rimasto vittima. Una pista che investigatori e inquirenti stanno battendo con determinazione con lo scopo di fare luce una volta per tutte sul massacro di piazza Regina.

Sempre nella puntata di ieri sera di Chi l'ha visto? hanno parlato di nuovo la sorella di Emanuele, Melissa, e la madre Lucia. Entrambe hanno ribadito sostanzialmente quanto già detto altre volte, esternando il dolore indicibile per la morte del giovane e l'appello a parlare e dire la verità rivolto a quanti hanno visto o sentito.