Accompagnare una prostituta sul posto di lavoro può costare caro. Una tassista di Frosinone, di 30 anni, ha ricevuto un'informazione di garanzia per il reato di favoreggiamento della prostituzione. La donna, in pratica, è accusata di aver svolto, in esclusiva, l'attività di trasporto della lucciola da casa all'area Asi e viceversa. Da qui la contestazione che, a seguito di una serie di appostamenti delle forze dell'ordine, la procura le ha contestato.

In base alle accuse raccolte, la tassista veniva contattata al telefono da una giovane romena che aveva attivato una sorta di filo diretto con lei. Quando doveva recarsi sull'asse attrezzato la prostituta la chiamava al cellulare. Per sei mesi, quasi tutti i giorni, ci sono stati contatti tra le due. Un paio di viaggi al giorno tra casa e lavoro che hanno insospettito le forze di polizia, attente a reprimere il fenomeno dello sfruttamento della prostituzione. Una battaglia spesso combattuta ad armi spuntate, considerato che prostituirsi non è reato e che, il più delle volte, quando ne ricorrono i presupposti le prostitute vengono allontanate da Frosinone o Ferentino, a seconda del punto dell'asse attrezzato in cui vengono sorprese ad esercitare la professione, con un foglio di via obbligatorio.

Una volta raccolti elementi a sostegno dell'accusa, la tassista è stata indagata. Per la procura, insomma, la conducente era perfettamente a conoscenza del tipo di attività che svolge la romena. E per questo si configurerebbe un'ipotesi di favoreggiamento della prostituzione. La tassista si è allora rivolta al- l'avvocato Giampiero Vellucci per la difesa. «Chiederemo di essere interrogati per dimostrare che il reato non esiste - ha commentato il legale - essendosi la mia assistita limitata a un semplice trasporto in favore della prostituta. La circostanza che lo facesse in via esclusiva e che la prostituta sceglieva lei e non altri tassisti nasce dal fatto che a Frosinone non esiste un centralino che possa smistare le chiamate dei clienti. Ecco perché - conclude l'avvocato Vellucci - si era creato un rapporto fiduciario con la singola prostituta».

Un caso che farà discutere, ma che non è isolato. In passato la procura di Frosinone aveva adottato analoghi provvedimenti nei confronti di quanti, in via professionale o in via di favore, trasportavano le prostitute. Ciò perché, a volte, le prostitute vengono da Roma con il treno e necessitano di un passaggio per arrivare dove esercitare. Addirittura, nel 2010, un artigiano frusinate, tassista per hobby di due prostitute, era stato arrestato. Altro arresto nel 2014, in questa circostanza si trattava di un pensionato anche lui accusato di trasportare delle squillo.