La rabbia, per i debiti che la sua amministrazione è costretta a pagare. L'orgoglio, per il lavoro avviato e per essere riuscito, finora, ad evitare il dissesto. Con questo spirito il sindaco Carlo Maria D'Alessandro si prepara ad affrontare il Consiglio comunale convocato per il venerdì "di passione", ovvero il prossimo 14 aprile: l'assise è chiamata a deliberare sul bilancio di previsione e sul piano spalma-debiti, avviato dall'amministrazione Petrarcone e che ora - grazie alle nuove normative - viene portato avanti usufruendo di altri vent'anni.

Questo ha stabilito la commissione bilancio che si è riunita mercoledì sera: il piano di riequilibrio pluriennale di 14 milioni di disavanzo, che l'ex assessore Enzo Salera dovette spalmare su 10 annualità come previsto dalla legge all'epoca, ora viene prolungato di altri vent'anni, in tal modo il buco del disavanzo passerà da 1,7 milioni di euro l'anno a circa 200mila euro.

«Ma i debiti contratti nel passato - rivela D'Alessandro - ci dicono che il Comune è indebitato fino al 2045 e che l'esposizione debitoria sfiora i 70 milioni di euro». Quindi il sindaco avverte: «Subito dopo il Consiglio comunale per l'approvazione del bilancio avvieremo una vera e propria operazione-verità per spiegare alla città come stanno le cose senza continuare a raccontare altre bugie».

Il primo cittadino spiega infatti che, nonostante la difficile situa- zione ereditata e nonostante tocchi alla sua amministrazione pagare la maggior parte del debito, sono tante le opere già avviate, e altrettante quelle in cantiere: «Siamo riusciti a destinare, nei primi 9 mesi di attività, oltre 250.000 euro per i servizi sociali; abbiamo fatto tantissima manutenzione in una città che per cinque anni la manutenzione non l'aveva quasi mai vista e per il futuro ci poniamo degli obiettivi che sono molto importanti: dobbiamo assolutamente ridare piazza Labriola alla città di Cassino – questa è sicuramente una priorità – e partiranno i lavori che riguardano la rotatoria di via Di Biasio, la messa in sicurezza del rio Saetta e l'ampliamento del cimitero, a seconda dei tempi di gara, che non gestiamo noi, perché la CUC, la centrale unica di committenza, si trova in Provincia. Sono interventi da mettere in campo da qui ai prossimi 6 mesi».

Intanto sia maggioranza che opposizioni lavorano agli emendamenti da presentare al documento contabile: ieri l'ufficio protocollo è rimasto aperto tutto il giorno e c'è tempo fino alla mezzanotte di domenica tramite Pec.