Mattinata di tensione, quella di ieri a Fontana Liri, in contrada Tillo, quando in giro per il paese si è sparsa la voce di una rissa scoppiata tra gli immigrati ospitati in una struttura che insiste nel territorio comunale. Non si è trattato di questo, però. Le forze dell'ordine e le autorità locali sono infatti intervenute non appena venute a conoscenza di una protesta dei profughi, una quindicina in tutto, i quali urlavano nel tentativo di richiamare su di loro l'attenzione di cittadini, media, agenti ed esponenti della politica locale. Missione compiuta, visto che intorno alle 9 e 30, poco dopo l'inizio delle vibranti proteste dei giovani immigrati, sono giunti sul posto carabinieri, poliziotti, agenti della Polizia locale, personale dell'Asl e dell'ufficio Tecnico del comune di Fontana Liri. Gli ospiti della struttura, tutti giovani intorno ai venti anni, alcuni dei quali di lingua francese, mentre altri parlavano inglese, lamentano di vivere in condizioni pressoché insopportabili. L'intervento di forze dell'ordine e autorità si è protratto ben oltre l'ora di pranza e, con il sostegno di un interprete, si è venuti a conoscenza di quanto contestato dai giovani stranieri.

Sempre secondo quanto riportato da autorevoli fonti, infatti, i migranti vivrebbero lì chiusi in una stanza in quindici, con poca acqua e cibo a disposizione. Una situazione igienico-sanitaria che, per alcuni, sarebbe al limite della decenza. L'intervento nella struttura avrebbe avuto luogo dietro autorizzazione di un giudice del tribunale. Il personale giunto sul posto ieri mattina, comunque, avrebbe stilato una relazione che verrà valutata dal comune di Fontana Liri che, in seguito, deciderà il da farsi. Ciò che appare evidente, tuttavia, è il continuo braccio di ferro tra le istituzioni e lo staff che gestisce la struttura che ospita i profughi; con questi ultimi che sembrano pagarne le conseguenze.