E' finita da pochi minuti, nel carcere romano di Regina Coeli, l'udienza di convalida del fermo di Mario Castagnacci e Paolo Palmisani, i due indiziati dell'omicidio di Emanuele Morganti. Il magistrato ha accolto la richiesta del Pubblico Ministero e ha convalidato il fermo di entrambi, difesi dall'avvocato Angelo Bucci del Foro di Roma. Il giudice ha quindi ritenuto fondate tutte le prove e le argomentazioni addotte dagli inquirenti che nella notte tra lunedì e martedì scorso avevano arrestato Castagnacci e Palmisani che si nascondevano a casa di una zia nel quartiere Pigneto.

I due alatrensi, che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, restano quindi in carcere. A questo punto la competenza torna alla Procura di Frosinone che, con tutta probabilità, provvederà ad emettere un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. All'udienza ha partecipato in prima persona anche il procuratore capo della Procura della Repubblica di Frosinone, Giuseppe De Falco che, all'uscita dal carcere, ha ufficialmente confermato la convalida del fermo.

Lo stesso De Falco ha affermato che, durante l'interrogatorio di ieri, Mario Castagnacci ha ammesso di essere stato presente a Piazza Regina Margherita quando si è svolto il pestaggio, ma ha negato ogni sua diretta responsabilità e coinvolgimento nello stesso. Una versione che, ha proseguito De Falco, non convince e non è considerata attendibile perché smentita dai fatti. Tant'è vero che il ventisettenne, come anche Palmisani, si è avvalso della facoltà di non rispondere.