Oggi e domani saranno due giornate cruciali per l'inchiesta sulla morte di Emanuele Morganti. Nel pomeriggio di oggi, infatti, presso l'obitorio del Policlinico Umberto I di Roma dove il giovane è deceduto alle 21 di domenica scorsa, verrà eseguita l'autopsia sul cadavere. L'esame autoptico sarà probabilmente decisivo per stabilire le responsabilità delle persone che hanno partecipato a vario titolo al brutale pestaggio del Miro Music Club.

Ciò vale sia per Mario Castagnacci e Paolo Palmisani – fermati a Roma, a casa di una zia, nella notte tra lunedì e martedì in quanto indiziati di omicidio – sia per gli altri cinque al momento solo indagati per rissa: il padre di Mario, il cinquantenne Franco Castagnacci, e i quattro buttafuori del locale. Sarà infatti la perizia del medico legale a fornire agli inquirenti elementi probabilmente decisivi per stabilire il ruolo avuto da ciascuno dei sette nel brutale pestaggio avvenuto nella notte tra venerdì e sabato scorsi.

L'esame dovrebbe anche chiarire chi materialmente, tra Mario e "Er Paoletto", abbia sferrato il colpo mortale e con quale oggetto, se, come finora si è ipotizzato, con una spranga, un tubo di ferro, un manganello telescopico o sbattendo la testa di Emanuele sul montante di un'auto. Circostanza non secondaria, perché potrebbe portare alla derubricazione del reato di omicidio volontario, al momento pendente sulla testa di entrambi, nei confronti di uno dei due. In sostanza, si dovrebbe capire se entrambi sono ugualmente responsabili della morte del ventenne, o se uno lo è più dell'altro.

Domani invece dovrebbe essere il giorno dell'udienza di convalida del fermo operato dai carabinieri di Alatri. Da indiscrezioni, sembra che ciò dovrebbe avvenire già nella mattinata di domani, anche perché i termini per tale adempimento giudiziario scadono all'una della notte tra domani e sabato. Termini che, se malauguratamente non rispettati, potrebbero portare addirittura alla scarcerazione dei due. Purtroppo, i tempi si sono anche in questo caso allungati a causa della rinuncia da parte dell'avvocato Tony Ceccarelli, legale di Castagnacci, a difendere il ventisettenne; decisione arrivata ieri, che ha imposto un rinvio dell'udienza di convalida che necessariamente deve essere contemporanea a carico dei due.