L'incisiva azione di contrasto al mercato di spaccio delle sostanze stupefacenti in tutto il territorio continua tenacemente. I carabinieri della Compagnia di Cassino, guidati dal maggiore Silvio De Luca sono costantemente al lavoro per controllare i movimenti sospetti, le azioni dei soggetti a rischio e le segnalazioni in tutto il territorio. Un obiettivo: debellare lo spaccio. Un fine molto complicato da raggiungere, ma per il quale gli uomini dell'Arma non hanno intenzione di arretrare.

Proprio in questo contesto i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della città martire hanno arrestato venerdì pomeriggio due giovani di 28 e 26 anni, già censiti per reati specifici, e hanno denunciato un minore, tutti per il reato di "detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in concorso". Il ventottenne è stato accusato inoltre di "resistenza a Pubblico Ufficiale".

I tre viaggiavano per la città a bordo di un'utilitaria, in atteggiamento sospetto, in luoghi particolarmente frequentati da tossicodipendenti. Un comportamento anomalo che ha catturato l'attenzione dei carabinieri che hanno deciso di sottoporre il veicolo a controllo. I militari hanno intimato l'alt e il conducente prima si è fermato poi non appena uno dei militari si è avvicinato per controllare i documenti, è ripartito bruscamente. A quel punto, il carabiniere per evitare di essere investito si è scansato prontamente cadendo a terra, riportando lievi ferite. Dopo una breve fuga l'auto è stata raggiunta e bloccata, inoltre, subito dopo i militari hanno recuperato una busta di cellophane trasparente che un passeggero dell'auto aveva lanciato dal finestrino e che conteneva ben 113 grammi di cocaina.

Stante la flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, e per il solo conducente dell'autovettura anche quello di resistenza a P.U., è scattato l'arresto dei due giovani che sono stati trasferiti nel carcere San Domenico. Il minorenne, un quattordicenne, è stato denunciato.