Una lite furibonda con la madre esasperata. Un diciannovenne di Cassino ha deciso che in un modo o nell'altro avrebbe raggiunto il suo obiettivo. Un bisogno irrefrenabile di denaro per giocare le scommesse sul calcio di serie A e di serie B del fine settimana. Sabato mattina di buon'ora il ragazzo avrebbe chiesto, come sempre, il denaro alla madre. La donna, aiutante domestica nelle case della città martire e del Cassinate, avrebbe risposto al figlio di non avere la cifra a disposizione. Nel portafogli della donna il necessario a malapena per la spesa al mercato della frutta e della verdura. Il figlio, accecato dal desiderio irrefrenabile di compilare la schedina con i suoi risultati, avrebbe addirittura minacciato la madre. Ma la donna ha mantenuto la sua posizione, uscendo di casa.

Al suo ritorno, però, la donna si è accorta immediatamente che qualcosa non andava. Il figlio non c'era e gli oggetti in camera non erano in ordine. Subito l'intuizione. Nella scatola porta gioie poggiata sul comò davanti al letto matrimoniale la donna non ha trovato più nulla. Non conteneva tantissimo, ma il valore di quello che c'era riposto andava ben oltre qualsiasi cifra.Le fedi, la sua e quella del marito. In preda alla disperazione la donna ha cercato di contattare il figlio telefonicamente. Ma lui si è negato. Così la signora ha indossato il cappotto che aveva tolto qualche ora prima ed è uscita. Ha iniziato a girare tutte le attività di compravendita di oro e dopo tre tentativi andati a male è entrata in un negozio ancora. Lì ha chiesto se nella mattinata un ragazzo aveva venduto due fedi. La commessa ha rivolto lo sguardo ad una sua collega esclamando "Te l'avevo detto".

La ragazza ha preso un sacchetto da un cassetto. La donna si è avvicinata e ha descritto gli anelli e, ovviamente, ha saputo perfettamente fornire dettagli sui nomi e sulla data incisi all'interno delle fedi. Ma la commessa non aveva bisogno di così tanti particolari. La ragazza ha spiegato alla donna che la mattina era andato un ragazzo a vendere quegli anelli. Lei aveva seguito la procedura registrando i documenti ma aveva tenuto gli anelli perché si vedeva che erano di una coppia, oltre ai nomi combaciava la data. Ha pensato al frutto di un furto e stava per chiamare le forze dell'ordine quando è arrivata la donna. La cinquantenne è riuscita a recuperare quegli anelli dal valore inestimabile. Il marito, un operaio di una ditta del Cassinate, è rimasto all'oscuro di tutto fino al rientro a casa nel tardo pomeriggio.