Ieri sera un detenuto italiano di 22 anni si è impiccato utilizzando un lenzuolo legato alla grata del bagno nel carcere romano di Regina Coeli. È accaduto intorno alle 23 al terzo piano della seconda sezione del carcere romano, dove erano presenti 167 detenuti. Il giovane si trovava in carcere per resistenza, lesioni e danneggiamento ed era internato. Aveva già creato problemi a Ceccano dove nei mesi scorsi era evaso per tre volte dalla Rems di via Marano in cui era in trattamento psichiatrico. Ogni volta era stato riacciuffato e ricondotto in carcere. Ieri sera il tragico epilogo della sua giovane vita. Sebbene il personale sia intervenuto immediatamente, per il ragazzo non c'è stato nulla da fare. Intanto i sindacati rilanciano l'allarme sul sovraffollamento del carcere romano. «Il carcere di Regina Coeli ha un sovraffollamento di più 289 detenuti, essendo attualmente 911 quelli presenti rispetto ai 622 previsti - dice il segretario generale aggiunto della Cisl Fns Massimo Costantino - Pur apprezzando le nuove normative in tema di esecuzione penale, istituendo il nuovo Dipartimento di giustizia minorile e di comunità, i risultati concreti tardano ad arrivare e nelle carceri resta il sovraffollamento».