Nei Comuni d'Italia la polizia locale è un organo di grandissima importanza. Ha il compito di assicurare il controllo del territorio, vigilando sull'ordine pubblico e in particolare sulla sicurezza urbana e stradale, nonché sul commercio cittadino. Essendo la polizia locale un elemento di raccordo tra la cittadinanza e l'amministrazione, visto che contribuisce a rendere effettivi alcuni provvedimenti e attività, è chiaro che non può mai essere a corto di risorse economiche, anche se non tutti gli enti comunali riservano la stessa attenzione in merito.

Secondo "Openbilanci.it", i cui dati disponibili sono aggiornati al 2014 (riguardo alla spesa pro capite), la città che ha speso di più per la polizia locale è Milano, con 146.77 euro. Si collocano sopra la soglia dei 100 euro per abitante altre grandi città come Firenze (142 euro), Roma (135,89 euro) e Torino (109,83 euro). Gran parte dei Comuni italiani superiori ai 200.000 abitanti hanno comunque speso tra i 70 e i 90 euro. Verona è l'unico importante centro in cui risulta sia stato speso meno di 50 euro per abitante.

Concentriamoci ora sui Comuni del Lazio. In cima alla classifica c'è Belmonte Castello, in provincia di Frosinone, che ha impiegato 326 euro per cittadino e risulta tredicesimo nella graduatoria nazionale. Al secondo posto Proceno, nel viterbese, con 269 euro e il ventiduesimo posto in Italia. Terza Atina, che ha speso 255 euro e occupa la ventisettesima piazza nel quadro nazionale. Alla posizione numero quattro c'è Minturno. 239 euro per lei e 36simo posto a livello nazionale. Dopo Minturno Vallepietra, che ha messo a disposizione 213 euro ed è alla posizione numero 41 in Italia. Alla posizione numero sei Sperlonga, con 200 euro e il 47simo posto in graduatoria nazionale.

I capoluoghi di provincia non brillano affatto: Roma è quattordicesima, spende 136 euro ed 117sima in Italia, Rieti è quarantacinquesima, 73 euro per lei e posizione numero 518 in Italia; Latina è 229sima, ha speso 30 euro e a livello nazionale è alla posizione numero 3.490, Frosinone invece occupa la posizione numero 182, 36 euro spesi e 2.584sima posizione nella classifica nazionale.

Per quanto riguarda i principali centri della Ciociaria, da segnalare Veroli (60sima nel Lazio e 644sima in Italia, con 67 euro spesi), Cassino (227sima, 31 euro spesi e 3.391simo posto in Italia) e Sora (posizione numero 219, con 32 euro e 3.268simo posto in Italia). Poi Ceprano, 230sima per 30 euro e 3.498simo piazzamento in Italia, Ceccano (239sima, 29 euro pro capite e posizione numero 3.653 in Italia). E ancora Anagni, alla posizione numero 190, 35 euro e posizione numero 2.740 in Italia; Ripi, alla posizione numero 258, con 27 euro pro capite e il piazzamento numero 4.033 in Italia; Ferentino, 265sima, con 26 euro e il piazzamento numero 4.184 a livello nazionale; Alatri 284sima, con 23 euro e la posizione 4.635 in Italia: Morolo al numero 286, 23 euro spesi, in Italia 4.650sima; Boville Ernica è alla posizione 298, 21 euro spesi, 4.917sima in Italia; Dopo Boville c'è Pofi. Fiuggi è 57sima, spende 68 euro e in Italia sta alla posizione numero 634.