Banda della monovolume nel sacco. I carabinieri riescono a mettere le mani su un giovane considerato parte integrante di un gruppo ben organizzato, pronto a mettere a segno ruberie e razzie nel Cassinate. Una risposta celere e concreta ai tanti, troppi furti che negli ultimi giorni sia a Cassino che nel territorio circostante, hanno fatto salire il livello d'allerta. L'arresto è scattato l'altra notte dopo un folle inseguimento nelle campagne di Villa Santa Lucia, dove dalla monovolume erano scesi tre uomini sospetti, mentre il giovane poi arrestato, un rumeno di 33 anni, era rimasto alla guida del mezzo.
La ricostruzione
La segnalazione dei cittadini di Villa Santa Lucia ai carabinieri della Compagnia di Cassino - agli ordini del maggiore Silvio De Luca e del tenente Grio - è arrivata poco prima dell'una di notte. I residenti hanno notato la presenza di una monovolume con targa straniera aggirarsi in prossimità di case isolate. Guardando dalla finestra, hanno visto scendere dal mezzo tre persone che in men che non si dica si sono dileguate, come dissolte nel buio. Hanno guardato meglio. Niente. Il sospetto che fossero ladri pronti a entrare in azione si è fatto strada ed è stata inoltrata una chiamata al 112. Al Nucleo Operativo e Radiomobile non è servito molto ad individuare il monovolume sospetto: ha intimato l'alt al conducente, il quale - invece di fermarsi - ha prima rallentato per poi accelerare una volta raggiunto il militare. Tanto che solo grazie alla prontezza di riflessi del carabiniere (che si è spostato in tempo) è stato possibile evitare il peggio. Ne è nato un vero e proprio tallonamento, prima in auto, con il giovane rumeno che ha tentato di speronare i militari, ormai alle costole. Con lui, nella monovolume, anche un complice.
Raggiunta una vicina frazione, i due complici hanno abbandonato il mezzo, fuggendo a piedi nelle campagne. Un breve quanto intenso inseguimento, poi una colluttazione a seguito della quale un carabiniere ha riportato anche lievi contusioni. Il trentatreenne è stato bloccato e arrestato. L'altro, invece, si è dileguato tra le campagne cassinati ed è ricercato. Nell'auto i militari hanno trovato alcuni attrezzi da scasso, sequestrati insieme al monovolume su cui i militari hanno effettuato tutti gli accertamenti del caso. Sono in corso mirate indagini per risalire agli altri coinvolti e identificare i complici del giovane rumeno.
Una risposta immediata
La cronaca degli ultimi giorni ha raccontato di bande armate pronte ad entrare in azione sia di giorno che di notte nel nostro territorio, con flex, asce o "semplici" mazzole: acrobati in grado di infilarsi nelle abitazioni senza far rumore, pendolari del crimine che quando colpiscono sembrano già sapere come e dove. E che cercano con ogni mezzo di abbattere il rischio e di portare a casa il risultato. Non c'è zona immune dai malviventi nè struttura: l'altra notte una banda attrezzata ha distrutto le porte blindate e portato via dalla scuola media Conte 40 tablet e notebook. Ventiquattr'ore prima stessa scena alla Di Biasio. Contemporaneamente al colpo messo a segno dalla "banda del flex", altri malviventi hanno sfondato con un'ascia la vetrina di un negozio specializzato in bici da corsa a Sant'Elia, riuscendo con un'abilità strabiliante a portarne via 8, caricate su un furgone per il pane - ovviamente rubato - bloccato però in prossimità del casello A1. Refurtiva recuperata.
Nella notte tra sabato e domenica altri delinquenti organizzati avevano preso di mira la villa di un noto professionista: colpo sventato grazie all'arrivo dai rondisti che hanno intercettato i malintenzionati. Questi ultimi hanno infatti avuto la "sfortuna" di posteggiare l'auto proprio davanti al loro quartier generale. Il passo è stato breve, la cacciata dei delinquenti pure. L'impegno delle forze dell'ordine è massimo e la risposta concreta dei carabinieri, che hanno acciuffato ieri il membri di una banda, ha fatto tirare ai cittadini più di un sospiro di sollievo.