Si accascia a terra e muore davanti ai colleghi. Ore di sgomento per la famiglia di Marco Capobianco, venuto a mancare improvvisamente venerdì sera. L'uomo di Sora, conosciuto e stimato in città, era dipendente di una fabbrica di Casalvieri. Proprio mentre era a lavoro ha accusato un malore che l'ha portato alla morte.

Il sorano, di 43 anni, lascia la moglie ed un bambino di otto anni. «Un uomo buono, un grande lavoratore, un marito innamorato ed un padre attento». Ricorda un amico e aggiunge. «Un genuino tifoso di calcio: il milan la sua passione, dopo la famiglia». Nel tardo pomeriggio, mentre era a lavoro con altri colleghi, l'operaio il cui posto era nella catena di montaggio, ha accusato un malore e si accasciato a terra.

A nulla è servito l'immediato intervento dei colleghi, che hanno lanciato l'allarme. Sul posto i carabinieri di Casalvieri per il rilievi del caso. A quanto pare Marco avrebbe accusato un dolore al braccio sinistro, ma nelle prossime ore emergeranno ulteriori dettagli. Il corpo di Capobianco è stato trasferito nel cimitero di Sora dopo, presumibilmente, si procederà all'esame autoptico per risalire alle cause di morte del giovane uomo. Ancora non è stata decisa la data dei funerali. Il servizio funebre è curato dalla ditta 2p. Anche dal mondo social arrivano decine e decine di messaggi in ricordo dell'indimenticabile giovane scomparso prematuramente, strappato alla vita ed agli affetti.